Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e Soliloqui (18 novembre 1922 - 24 settembre 1923) Firenze, lS- novembre 1922 Vorrei vedere se mi riesce di tenere un diario continuato degli avveni– menti politici e personali degni di nota. Nella determinazione disperata, a cui sono pervenuto, di abbandonare la politica militante, forse questo diario mi permetterà di sfogare la mia ... elettricità con me stesso, anziché farla esplo– dere in pubblico: chissà che io non mi avveda che le mie idee, messe sulla carta, non mi ingombrano piu lo spirito, non mi tormentano, non mi spin– gono piu all'azione politica, anche se la carta è destinata a rimanere inedita. Eppoi io non ho piu la memoria tenace di una volta: sono entrato nel cin– quantesimo anno: e un diario continuato può aiutarmi a ricordare date, conversazioni, notizie, avvenimenti, che cadrebbero dalla mia memoria sen– za l'aiuto della scrittura. Eppoi vorrei vedere se ho tanta forza di volontà da mantenere la promessa di scrivere il mio diario attraverso ogni difficoltà. Se saprò disciplinarmi a questo lavoro metodico, non solamente acquisterò una maggiore fiducia in me stesso, ma il mio diario diventerà il mio esame di coscienza, il controllo delle mie previsioni politiche, il mio spirito mot– teggiat0re che si burlerà dei miei errori; il mio first best che si rallegrerà di avere rifiutato qualche vittoria sul mio second best. Non pretendo di ritor– nare ogni sera sul mio diario: sarebbe assumere un impegno troppo grave e troppo pedantesco. Ma cercherò che le lacune non siano troppo vaste e numerose. Almeno una volta la settimana debbo riassumere le mie espe– rienze, le mie confessioni, le mie riflessioni, le mie ipotesi sull'avvenire. Chissà che queste pagine - destinate a rimanere ignote a tutti - meno forse ad una persona sola, non mi offrano fra una decina d'anni, se sarò ancora vivo, gli elementi per una storia contemporanea vissuta giorno per giorno da un uomo, éhe per la coltura storica, per la pratica politica, e - posso dirlo - per il disinteresse personale, si trova in grado di essere un osservatore non volgare. Il discorso pronunciato ieri da Turati alla Camera è uno dei piu spa– ventevoli documenti della abiezione morale, a cui sono discesi i nostri uo- BiblotecaGino Bianco

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