Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Il fascismo senza Mussolini mente. Certamente il regime fascista perderebbe il suo grande propagandi– sta, colui che esercita un immenso potere sui suoi seguaci. Nessuno, tra gli eventuali successori di Mussolini, l'eguaglierebbe mai in istinto dram– matico ed inventiva teatrale. Ma Mussolini non è il creatore del sistema fa– scista. Egli è soltanto il prestanome di una coalizione di alte autorità mi– litari e civili, di grossi agrari, di grandi industriali e di banchieri, che con– trollano le altre classi sociali per mezzo delle " Camicie Nere," arma te ed organizzate nella "Milizia nazionale." Questa organizzazione militare-ca– pitalistica, che è al centro del sistema fascista, ha sempre funzionato spon– taneamente, profittando della propaganda svolta da Mussolini. Continuerà a funzionare anche dopo la mor~e di Mussolini, a meno che, durante la crisi, non si facciano avanti altri gruppi organizzati, e, poiché oggi nes– suno di tali gruppi è pronto a prendere il posto della coalizione, è chiaro che la morte di Mussolini lascerebbe la situazione piu o meno invariata. Se Mussolini muore, il suo successore è pronto. Costui è Federzoni, ministro degli Interni, che già nel 1910 era il portavoce di fiducia dell'in– dustria metallurgica, dell'esercito e della marina. Federzoni non possiede il magnetismo personale di Mussolini. Ma è piu prudente, piu equilibrato, alieno da quei bruschi impulsi dai quali Mussolini è talvolta condotto ad atti di ferocia. Una volta superata la difficoltà di sceglierne il successore, la morte di Mussolini sarebbe oggi per il regime fascista una grazia incomparabile. La coalizione politica, che forma il nucleo governativo del sistema fascista, è ormai in possesso delle leggi necessarie per controllare tutti gli organi della pubblica amministrazione e, attraverso questi, tutto il paese. I delitti fascisti sono serviti a creare il terrore, senza il quale queste leggi avrebbe– ro incontrato un'insormontabile opposizione. Ora che le leggi sono state approvate, questi delitti non sono piu necessari. Ma il ricordo dei delitti permane, e tutti ne considerano responsabile Mussolini. Egli ha eccitato il fanatismo dei suoi seguaci, ma ha anche suscitato l'odio implacabile dei suoi nemici. Nell'opinione del popolo italiano sarà sempre l'assassino di Matteotti. E, quel ch'è peggio, fino a tanto che Mussolini resterà al po– tere, ci sarà sempre il rischio che nuovi delitti continuino a turbare la coscienza pubblica e a tenere l'Italia in uno stato di pericolosa tensione, sià che vengano commessi per ordine personale del duce, in un momento di squilibrata esaltazione, sia che vengano commessi dai suoi seguaci, isti– gati dalla sua eloquenza. In queste condizioni, per la coalizione militar-capitalista, Mussolini non è piu un forza, ma piuttosto un peso morto. Se morisse, il suo suc.. cessore si presenterebbe agli italiani con le mani nette di sangue e potreb– be sempre rispondere a tutte le accuse scagliategli contro: "Sono for~e io da biasimare? Quel che è stato è stato, dimentichiamo il passato ed ade– guiamoci alle nuove esigenze del nostro paese." La morte di Mussolini, mentre rappresenterebbe un'incomparabile 247 E 10 ~ eca Gino Bianco

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