Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie_e soliloqui doveva occuparsi dei bambini, era presieduto da Bottai. Nessuno si era oc– cupato di niente. Di questa inaudita bricconata, nessun giornale ha osato parlare. Marin raccontava, per averlo saputo dal presidente del sindacato fascista della scuo– la media, che Lupi lavorava a sostituire Gentile;• perciò si dichiarava con– trario alle riforme scolastiche di Gentile; questi ricorse a Mussolini: Mus– solini rimproverò Lupi; Gentile, allora, si fece fas~ista. 10 luglio Mussolini ha pubblicato sulla Volta un comunicato che è un vero e pro– prio eccitamento all'assassinio contro Albertini, don Sturzo, Turati. Ferrero mi ha raccontato di avere saputo dal segretario della sezione del partito popolare di Firenze, che i popolari fiorentini avrebbero voluto che il cardinale Mistrangelo non andasse al ricevimento di Mussolini; ri– masero assai scontenti dell'atteggiamento del cardinale; e due sere dopo, in una riunione del partito, lo accolsero assai freddamente, mentre applaudi; vaho vivamente tutti coloro, che parlavano contro il fascismo. (Don Sturzo è fortissimo nelle masse del partito; e i deputati, spinte o sponte, debbono far quel che don Sturzo vuole.) 11 luglio Ieri sera i giornali davano la notizia che don Sturzo si è dimesso, da segretario del partito popolare. Ci deve essere sotto una pressione del papa, che si è spaventato delle minacce di Mussolini. Probabilmente le dimissio– ni di don Sturzo saranno il segnale dello sbandamento dei popolari e della vittoria di Mussolini. 12 luglio Nel comunicato, in cui il governo [eccitava] alcuni giorni or sono, al– l'assassinio di Albertini, don Sturzo, Turati, si prendeva occasione per que– sta "bella pensata" dall'assassinio di un fascista a Genova e dal grave feri– mento di un altro a Firenze. La verità è che a Genova non è stato assassinato nessuno; e che a Firenze un fascista è stato leggermente ferito mentre faceva il prepotente. A Firenze il quartiere di San Frediano è stato per tre giorni nelle mani dei fascisti: molti feriti gravi s~no andati all'ospedale; le basto– nature non si contano. Notare che il Vaticano, cosi intransigente difensore delle "libertà eccle– siastiche," quando i preti erano appena appena annoiati in illo tempore, è diventato mogio mogio innanzi alle violenze fasciste; anzi ha consigliato a don Sturzo di dimettersi. Bisogna fargli paura sul serio, perché stia buono. 223 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=