Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo massima impressione nei circoli francesi ed anche al Quai d'Orsay, dal quale, secondo quanto ci risulta, sarebbero state anche dirette amichevoli domande di spiegazione al governo italiano. La cosa è talmente enorme che ogni commento guasterebbe. 32 Questa risposta è stata improvvisata da Donati, che mancava dei testi necessari alla polemica. Gli ho mandato un articolo oggi, 3 giugno. Spero non arrivi troppo tardi. 5 giugno 1923 Donati pubblica sul Popolo, un articolo contro la riforma elettorale di Mussolini. L'articolo è riprodotto da tutti i giornali. Si vede che la mia conversazione a Roma servf a impressionarlo; ed ha impressionato di rim– balzo anche don Sturzo. Cosf abbiamo il Popolo contrario; e il Corriere d>Jtalia favorevole. Articolo mio sul Secolo, firmato: La, politica di Bissolati. 7 gmgno Ieri a colazione da Ojetti con Sforza. Sforza, in automobile, mi disse di aver parlato col re durante due ore circa. Lo trovò assai preoccupato della situazione. Sforza gli disse: "La di– nastia di Savoia è molto fortunata." "Perché?" "Perché trova oggi l'occasione di consolidarsi per molti anni, non do– vendo fare altro che seguire la volontà della grande maggioranza del paese e la corrente generale dei tempi." L'interlocutore si rischiarò nel viso a queste parole. E disse: "Ci vorrebbe una grande personalità; io non sono tale; ma cercherò di fare del mio meglio." Sforza mi raccontò che quando era ministro, dette a Zimolo del dena– ro, perché fondasse a Zara un giornale per sostenere la politica della intesa con gli slavi. Sforza ha l'impressione che Mussolini in questi ultimi tempi si sia consolidato, data la impossibilità nei suoi avversari di mettersi d'ac– còrdo contro di lui. Nella conversazione Ojetti raccontò che nell'agosto del 1918 andò a trovare Badoglio; e questi gli disse con un atlante davanti: "Stavamo di– scutendo col tal dei tali, mio antico compagno di scuola, il piano di guerra con la Francia." E non era ancora finita la guerra con l'Austria. Quest'idea della guerra con la Francia, fu esposta anche da Thaon di Revel durante la guerra, a Taranto, una sera, ad una tavola di ufficiali. E anche il vecchio generale Pecari Giraldi, mi raccontava Jahier, la sera dell'entrata a Trento, fece un brindisi per la prossima guerra con la Francia. Mussolini, ier l'altro, mandò un telegramma a Thaon di Revel di augu- ~ 2 "ll Popolo," 2-3 giugno, 216 BiblotecaGino Bianco

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