Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie_e soliloqui ranno organizzazioni. Le sole riforme che un governo conservatore non concede sono le riforme politiche e amministrative, che colpiscono a fondo il privilegio delle classi borghesi e burocratiche. 16 marzo Per dimostrare che nel dicembre 1920 non c'era piu pericolo di mo– vimenti rivoluzionari, ricordare che Giolitti poté abolire il prezzo politico del pane fra la indifferenza generale. I giornali dicono che il Governo annetterà il Dodecanneso, nella qua– le occasione Mussolini sarà fatto Cavaliere dell'Annunziata. Cos1 ci incate– niamo al piede la inimicizia della Grecia. Il Dodecanneso fu occupato nel 1912, durante la guerra italo-turca, per "fare qualche cosa," visto che i turchi non facevano la pace. E ora diven– ta possesso definitivo. Da ora in poi dobbiamo mettere la Grecia fra le passività della politica estera italiana. Il ministro del Tesoro annunzia di avere raggiunto una economia di 411 milioni nei bilanci degl'interni, del tesoro, delle finanze. Ma a quanto ammontano le maggiori spese pe~ la guerra, la marina e la Tripolitania? Il Lavoro di Genova osserva che le bricconate commesse dai capitali– sti e rivelate dalla inchiesta sulla guerra, sono ben piu gravi delle mara– chelle rimproverate alle cooperative; ma contro queste protestano i Pan– taleoni e C.i; degli Ansaldo non hanno mai parlato. Ed ha ragione. Ma dal punto di vista socialista il centro del problema non è qui: quel che dal pun– to di vista socialista bisogna decidere, è se le cooperative, anche puntual– mente amministrate, sono organizzazioni socialiste, oppure semplici so– cietà anonime, di cui il partito socialista non deve occuparsi. Questo è il punto. Ma fra i socialisti nessuno lo vuol vedere. Eppure il fatto che tante cooperative socialiste sono passate al fascismo, comprese le cooperative me– tallurgiche di Colombino, dovrebbe aprire gli occhi a tutti. 20 18 marzo Carlo Piacei scrive da Roma alla sorella che la Mendelsohn è molto amica di De Stefani. La Mendelsohn è una francofoba sfrenata, e la sua amicizia col De Stefani, il piu autorevole fra i ministri dopo Mussolini, è sintomatica. Il De Stefani ha detto alla Mendelsohn che Mussolini. desidera sbarazzarsi al piu presto di Acerbo e di Finzi. Perché mai? :20 Il testo, per alcune parole, è ricostruito congetturalmente perché il manoscritto in questo foglio è rovinato. [N.d.C.] 153 Bibloteca Gino Bianco

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