Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui Cora ritiene che Mussolini continua tuttora a prendere denari dal Go– verno francese; e che l'idea del blocco continentale l'abbia lanciata per fare un servizio a chi lo paga per tastare il terreno in Germania. Gli inglesi non dimenticheranno presto questa idea, anche se faranno le viste di averla di– menticata. C'era in casa Piacei, dove mi sono trovato a colazione con Giuliano Cora, anche il signor Albert Ball, alto funzionario inglese, competentissimo in cose finanziarie. Egli trova disperata la politica francese: crede che il franco continuerà ad andare giu, e che la lira arriverà alla pari col franco, e potrà migliorare con la sterlina fino ad 80. Crede che la Francia riescirà a rovinare la Germania, ma metterà contro di sé tutto il mondo che sarà dan– neggiato dallo sfacelo economico della Germania. I francesi sono oggi detestati in tutto il mondo, come i tedeschi duran– te la guerra. Ma lui, se fosse francese, farebbe quel che fa Poincaré; perché al punto in cui sono giunte le cose, non c'è via di uscita. La Francia rovi– nerà la Germania senza salvare se stessa. Cora diceva che nella questione orientale turchi e inglesi sono oramai d'accordo; le clausole economico-finanziarie, che i turchi rifiutano, sono quelle che interessano Francia e Italia. Gli inglesi hanno mostrato i denti: e i turchi li rispettano. Francia e Italia hanno fatto tutte le concessioni pos– sibili: e i turchi non sono contenti mai. Cora dice che i libri azzurro, giallo e verde sulla conferenza di Lo– sanna sono tutti truccati: piu di tutti il libro verde italiano; meno l'in– glese. Pareto accetta di essere senatore. Sarà interessante vedere come sarà su– perata la difficoltà della cittadinanza. 11 marzo Ansaldo mi scrive da Spira: "Sono in giro per la Renania fra francesi e tedeschi, con i treni che non vanno e gli stati d'assedio endemici. Ho l'im– pressione che la Germania sia prossima a qualche grossa batosta: i francesi vogliono liquidarla a tutti i costi. Poi, liquidata la Germania, verrà il no– stro giro: a meno che non rinunciamo alla politica estera, e non ci costi– tuiamo tirapiedi francesi.,, 13 marzo È stata pubblicata la relazione sulle spese della guerra. Sarà interes– sante farne lo spoglio per giustificare lo stato d'animo rivoluzionario del 1919. Interessante quel che si dice della propaganda all'estero e della impre- parazione militare del 1914. 151 7 >tecaGino Bianco

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