Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul Jascismo Missiroli mi manda a dire per mezzo di Ferrero che il mio nome e il suo sono stati dati da Radek a quei minchioni dell'Avanti!, come persone utili ad essere utilizzate, dato lo sfacelo rivoluzionario. Mi fa raccomandare di eliminare dalla mia corrispondenza ciò che possa dar pretesto di persecu– zioni. Non ho nulla da eliminare, perché non ho nulla. E se ci sono dei matti a questo mondo che scrivono come Radek e che prendono sul serio Radek, che farci? 10 marzo A Trieste il giornale Il comunista è stato sequestrato e sospeso dal pre– fetto. Nessuna legge lo consente: ma leggi in Italia non ce ne sono piu. Il Corriere della Sera, fu ieri bruciato alla stazione di Bologna dai fa– scisti, irritati per l'articolo dell'8 marzo. Ma questo incidente è assai meno grave del sequestro e della soppressione del Comunista di Trieste. Il sequestro fu abolito per legge dal Ministero Sonnino, se la memoria non m'inganna, nel 1910. Mai è stato permesso al Governo dal 1848 ad oggi, di sospendere o sopprimere un giornale. È lo Statuto che salta per aria ufficialmente per la prima volta, senza che siano salvate le apparenze. È curioso che nessuno mette in luce la gravità del fatto. È smentito dall'Osservatore romano che l'arcivescovo di Messina abbia parlato in nome del papa e per suo incarico nel mandare il saluto a Mus– solini. Ieri sera Adelchi Valente mi diceva che nell'Economato dei benefici in– cauti di Firenze gli impiegati iscritti alla Massoneria, fanno una vio– lenta, insistente campagna contro Mussolini. Crede che ci sia una parola d'ordine. Visto Cora, in partenza per la Persia, tornato da Londra. Il progetto di blocco continentale fu lanciato proprio da Mussolini. Il telegramma al– l'ambasciata di Londra, che trattava di quest'argomento, corrispondeva quasi pienamente, anche per la forma, all'articolo del Popolo d'Italia. Dopo aver consentito alla occupazione dalla Ruhr, Mussolini offrf la mediazione fra Germania e Francia. Poincaré rifiutò. Allora Mussolini vol– le far credere di non avere fatto il piano. Ma la verità è che lo fece, e fece fiasco. In questa materia delle riparazioni, il vero ministro degli Esteri non è Mussolini, ma Salvago Raggi, che telegrafa direttamente a Londra dando istruzioni a Della Torretta. Salvago Raggi, temperamento invadente e vo– litivo, aveva dovuto finora estinguersi di fronte agl'inglesi nella Commis– sione delle riparazioni; e ora rimane libero di agire, ed esagera nel senso francese. 150 BiblotecaGino Bianco

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