Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Capitolo ventunesimo " Un capo che precede, non un capo che segue" Durante la primavera e l'estate del 1921, la situazione quale si andava sviluppando sotto gli occhi di Mussolini rese la sua posizione assai diffi– cile. Ciascun Fascio, controllato dai propri dirigenti locali, seguiva la sua politica secondo le circostanze locali e prestando poca o punta attenzione ai consigli o agli ordini del comitato centrale. Per quanto di nome Mus– solini fosse il capo del movimento, di fatto la sua autorità era assai limi– tata. Vedeva che i nazionalisti, che si erano infiltrati tra le file fasciste, di– ventavano i veri padroni di quelli che egli considerava i suoi uomini. De– finiva i nazionalisti "i pescicani del fascismo," o "topi che si ingrassa– no rosicchiando il formaggio fascista. " 1 Tra i fascisti molti che avevano preso sul serio le esplosioni rivoluzio– narie di Mussolini erano sbalorditi dalla rapidità con cui benestanti e con– servatori affluivano in grande quantità nelle loro organizzazioni. Nel feb– braio del 1921, un giovane squattrinato, Dino Grandi, che doveva ·diven– tare piu tardi ambasciatore italiano alla corte di St. James, lamentava che il movimento fascista fosse " un insieme caotico di elementi locali di rea– zione, " e esprimeva la speranza che dopo questo fenomeno " transitorio " si affermasse un nuovo socialismo "piu potente di prima ma con altri uomini. " 2 Può darsi che di tanto in tanto lo spirito incoerente, e mutevole di Mussolini riandasse al suo passato antiborghese. Non è possibile dopo tutto che egli fosse accecato dalla passione a tal punto da non dire mai a se stesso, almeno una volta ogni tanto, che se c'era un uomo che non aveva nessun diritto di trattare col revo\ver e il manganello i lavoratori italiani, quest'uomo era Mussolini. Nessuno prima della guerra aveva piu di lui contribuito a diffondere in Italia il socialismo rivoluzionario e antinazionale. Di fronte alla guerra mondiale egli aveva lanciato tra le masse lo slogan della neutralità rivoluzionaria. Durante la guerra nessuno aveva fatto pro- 1 Cit. trad. 2 Lettera di Grandi a Missiroli, pubblicata con facsimile ne " Il Carroccio, " New York, gennaio 1928, p. 12. ·Cfr. Cap. XVIII, p. 538. Il "Carroccio" era una rivista fascista. BiblotecaGino Bianco

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