Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La congiura militare sulle autorità militari, ma che anche la polizia non era piu quello stru– mento obbediente di una volta. La polizia aveva le mani legate perché du– rante i mesi precedenti aveva aiutato e favorito troppi delitti fascisti. Ogni volta che Bonomi cercava di mettere in moto la polizia contro di loro, i fascisti minacciavano di pubblicare le prove che la polizia e lo stesso Bo~ nomi avevano aiutato e fayorito le loro azioni. Uno tra i piu noti facino– rosi fascisti, Giuseppe Farina.cci, nell'estate del 1921 ricordò a Bonomi che egli nelle elezioni del maggio del 1921 era stato il candidato dei fascisti: Ricordiamo tra i molti un episodio che lo caratterizza e lo definisce. Eravamo una sera a Mantova, quando giunse la notizia delle violenze socialiste a Poggio Rusco; fu Bonomi - ministro scadente - che mise la automobile ministeriale a disposizione dei fascisti che nella notte stessa dovevano distruggere la cooperativa di quel paese I E nelle giornate meravigliose della lotta elettorale del 1921, lo vedemmo marciar sotto i nostri gagliardetti e assistemmo ai suoi comizi, ben protetto dalle balde nostre camicie nere. 6 Nell'estate del 1921 la nuova fase del movimento fascista fu cara~ terizzata da un nuovo tipo di operazioni. Seguendo un piano di "mobi– litazione" combinato in precedenza, migliaia di fascisti, talvolta provenienti da località molto distanti e che si spostavano o in camion o in treno, di cui non pagavano il biglietto, si concentravano in una città o in un paese. Qui la Camera del lavoro, le sedi delle cooperative, le biblioteche popolari, le abitazioni private dei "bolscevichi," cioè dei comunisti, dei socialisti di sinistra o di destra, e dei popolari, tutto veniva devastato. Sindaci e consi– glieri comunali venivano costretti a dimettersi sotto minaccia di morte. Una volta dimessisi, sopraggiungeva il prefetto della provincia il quale nominava ad amministrare il mùnicipio "conquistato" un commissario fascista. Una delle prime operazioni di questo genere fu la " conquista " di Roccastrada. Come Foiano della Chiana anche Roccastrada è un piccolo centro agricolo. Nelle elezioni municipali del novembre 1920, l'ammini– strazione era stata conquistata dai socialisti. Il 6 aprile del 1921, il sindaco ricevette la seguente lettera: Fasci italiani di combattimento della Toscana Il Segretario politico · Firenze, 6 Aprile 1921. Al sindaco del Comune di Roccastrada, Prov. di Grosseto. Dato che l'Italia deve essere degli itaJiani e non può, quindi, essere amministrata da individui come voi, facendomi interprete dei vostri amministrati e dei cittadini di qua, vi consiglio a dare, entro domenica, 17 aprile, le dimissioni da Sindaco, assumendovi voi, in caso contrario, ogni responsabilità di cose e· di persone. E se ricorrete alle autorità per questo mio pio, gentile ed umano consiglio, il termine suddetto vi sarà ridotto a merco– led( 13, cifra che porta fortuna. Firmato: Dino Perrone Compag.q.i. 7 11 Citato da Gobetti, in. "La Rivoluzione Liberale," 18 marzo, 1924. 1 La lettera venne riprodotta nell' "Avanti I, " 26 luglio 1924; cfr. anche A. TASCA, Nascita e avvento del fascismo, cit., p. 160. 559 bloteca Gino Biarico

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