Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Capitolo undicesimo L'Italia nel giugno del 1919 Tra il 14 e il 23 aprile, l'urto tra Wilson e la delegazione italiana alla Conferenza della Pace di Parigi raggiunse il suo punto critico. Orlando ab– bandonò la Conferenza e parti per l'Italia la sera del 24 aprile; Sonnino lo seguf due giorni dopo. Lungo il percorso dal confine a Roma, i due uomini politici furono ·salutati da dimostrazioni trionfali, mentre in tutta Italia si avevano innumerevoli dimostrazioni violente contro Wilson. Perfino la Con– federazione del lavoro, che pur si dichiarava ostile alle "richieste esorbitanti di annessioni territoriali" avanzate da Orlando e Sonnino, protestò contro Wilson, che "applicava i suoi ideali in modo partigiano," dato che permet– teva l'imperialismo francese ed inglese e deprecava soltanto gli eccessi italiani. 1 Il 29 aprile alla Camera, spiegando le ragioni per cui i deputati socialisti avrebbero negato il voto di fiducia al gabinetto, Turati non mancava di affermare che "a Fiume non è chi non parli italiano" - cosa abbastanza difficile da sostenere, dato che a Fiume, mescolati ai 24.000 italiani, c'erano 15.000 slavi - ed ebbe parole di biasimo per i laburisti inglesi e i socialisti francesi i quali, indifferenti quando si tratta delle ambizioni territoriali dei '- loro governi, " pretendono oggi di rifarsi una verginità democratico-socialista restando accanto al Wilson dell'ultima maniera, proprio e soltanto per Fiu– me, la Dalmazia e l'Istria orientale!" 2 La Camera accordò la fiducia al ga– binetto con 382 voti; solo 40 socialisti votarono contro. Il Senato accordò unanime al gabinetto 191 voti. Ma nessuno sapeva che cosa volevano Or– lando, Sonnino, la maggioranza della Camera, e il Senato unanime. In un suo discorso, Turati giustamente denunciò la situazione assurda in cui il ministero poneva se stesso e il paese. O voi sapete, con matematica certezza, che un componimento è possibile (...). A che pro, allora, questa enorme montatura dell'opinione del paese? (...) Oppure voi non siete certi del risultato. E allora la montatura, che avete provocata, vi fa prigionieri di sé, vi taglia ogni via di ritorno, che non sia di umiliazione profonda. (...) Potevate dirci: " Al nostro 1 Cit. trad. 2 F. TURATI, Discorsi Parlamentari, vol. III, Roma, 1950, p. 1612. BiblotecaGino Bianco

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