Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 Dall'articolo del signor Lamont, nel 1928 il "leader del partito al potere" passò nella pseudo-autobiografia di Mussolini. Osserviamo ora la incredibile e drammatica situazione finanziaria. Un leader del par• tito liberale al Parlamento, Peana, sei mesi prima cfella marcia su Roma, calcolò il disa– vanzo del nostro bilancio a oltre sei miliardi! La situazione finanziaria era allora, anche se– condo le dichiarazioni dei nostri avversari, disperatamente grave. Io so quale difficile eredità ricevetti; mi era toccata in sorte per gli errori e la debolezza di chi mi aveva preceduto. 11 Il London Times del 22 dicembre 1927 ammise che lo sforzo per eliminare il de– ficit risultante dalla guerra aveva già avuto molto successo prima che i fascisti andassero al potere: "Non appena la guerra fin{, il governo italiano si dedicò al difficile compito cli mettere la casa in ordine, e quando Mussolini andò al potere, l'eccesso delle spese sulle entrate era stato ridotto a una somma relativamente modesta. Con ammirevole co– raggio, il signor De Stefani e il suo successore, conte Volpi, continuarono l'opera dei • loro predecessori e ottennero un equilibrio che è stato costantemente mantenuto. " Am– mirando il coraggio di coloro che " continuarono " l'opera dei loro predecessori, il Times si risparmiò di ammirare il coraggio di coloro che avevano ridotto il deficit a una somma relativamente modesta. La stampa italiana fece ancora un passo avanti. Ecco come venne data notizia dell'articolo del Times: " Il Times ritraccia la storia delle fasi della restaurazione finanziaria italiana: innanzitutto il pareggio del bilancio iniziato 'con mirabile coraggio dall'on. De Stefani' e continuato ·dal suo successore Volpi. " 12 Se l_astoria -finanziaria fu maltrattata cosi spietatamente nonostante che essa potesse essere ricostruita -con l'aiuto di dati facilmente accessibili e controllabili, ci si può imma– ginare che cosa avvenne con la storia economica, assai piu complessa e difficile da in– terpretare. Strada facendo avremo occasione di vedere le falsificazioni piu grossolane e prive di ogni scrupolo accumulate in proposito. Ci basti intanto dare qui alcuni esempi. 1) Passando in rassegna la storia economica dell'Italia, il conte Volpi avvolse gli eventi monetari del 1919-1922 nella seguente nuvola ài fumo: La lira ebbe gravi agitazioni nel suo cambio (nel 1919-1920): e il fenomeno durò fino alla fine del 1922. (. ••) I cambi, che avevano mostrato un miglioramento nel primo semestre 1922, in confronto allo stesso periodo dell'anno precedente, ripresero a peggiorare, fino a che il governo nazionale ( ... ) non poté con salda mano segnare la nuova giusta rotta alla siste– mazione economica del paese.13 McGuire non fece che ripetere docilmente quanto aveva scritto Volpi, scrivendo: "Dopo essere caduta percipitosamente nel 1919-20, la lira oscillò nervosamente fino al– l'inverno del 1921-22." 14 2) C. E. McGuire, pur ammettendo che nel 1922 il debito estero dell'Italia non subi aumenti, affermò che nel 1921 si erano contratti debiti all'estero per circa 3 mi– liardi e 800 milioni di lire, senza confortare la sua affermazione con la piu pallida pro– va. Afferma semplicemente che il deficit nella bilancia commerciale del 1921 fu com– pensato solo in parte dalle esportazioni invisibili, e conclude che per pagare i debiti del 1921, l'Italia deve essere ricorsa a un prestito all'estero per non meno di 3 mi– liardi e 800 milioni di lire. Cosi McGuire soddisfa la sua volontà di credere che la convalescenza economica dell'Italia cominci soltanto con Mussolini. 14 bis 11 B. MussoLINI, My autobiography, New York, Charles Scribner's Sons, 1928. Questo ' libro fu messo in vendita in Inghilterra e in America con una copertina riproducente un fac– simile dell'autobiografia di Mussolini, e dove si affermava che essa era la sua unica autobio– grafia autentica. Pochi anni dopo lo stesso Mussolini affermava che questa autobiografia au– tentica era una frode, messa insieme col suo consenso da suo fratello Arnaldo e dall'ex-amba– sciatore americano Child (MussoLINI, Vita di Arnaldo, Roma, 1933, pp. 124-25). Il fratello del Duce era responsabile per le bugie, e l'ex-ambasciatore per le stupidaggini. Da ora in avanti il libro sarà citato come MussoLINI, Pseudo-Autobiography. 12 "Corriere della Sera," 23 dicembre 1927. 34° 13 In "Rassegna Italiana politica letteraria e artistica, " dicembre 1.925, pp. 786-87. 14 Italy's International Economie Position, New York, MacMillan, 1926, p. 187. u bt. Ibidem, pp. 39, 303-305. BiblotecaGino Bianco

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