Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 Nonostante alcune oscillazioni stagionali, è innegabile un generale pro– cesso di ripresa. 4 Nel dicembre del 1923, Mortara scrisse: La fine del 1920 segna una svolta decisiva nella recente storia del nostro paese. Fre– nato l'aumento della circolazione, ricondotto gradualmente l'equilibrio nel bilancio dei pagamenti internazionali, apparsa alla prova la impotenza del bolscevismo nostrano, la vita economica del paese riprende con ritmo piu regolare. (...) Come l'instabilità del potere d'acquisto della moneta era stata la principale caratteristica del biennio 1919-20, cosi la stabilità di esso è la caratteristica fondamentale del biennio 1921-23. 5 Il sistema .fiscale sia statale che delle amministrazioni locali venne rifor– mato in modo radicale, e i contribuenti spremuti senza pietà. Il gettito delle imposte, che era stato di 9.175 milioni nel bilancio 1918-19, saH a 15.207 mi• lioni nel 1919-20; a 18.820 milioni nel 1920-21; e a 19.790 milioni nel 1921-22. I debiti dovuti alle spese di guerra e di cui giungevano le scadenze ven– nero puntualmente pagati. La loro spesa ammontava a 25,5 milioni nel bilan– cio 1918-19; 12,4 milioni nel 1919-20; 22,3 milioni nel 1920-21; 18,2 milioni nel 1921-22; e scese a 4,8 milioni nel 1922-23. Il peso maggiore si fece sen– tire nei primi quattro anni dopo la guerra. 6 Uno dei ·maggiori esperti italiani di economia, il Mortara, nel dicembre 1921 predisse che nel 1924 il deficit sa– rebbe sparito. 7 Nei rapporti mandati negli anni del dopoguerra a Washington dagli attachés commerciali presso l'ambasciata americana a Roma e pubblicati nei Commerce Reports, non appare mai il minimo indizio di un cataclisma econo– mico in Italia. Al contrario, tutti danno l'impressione che il paese sia in una fase di intensa attività nel passaggio dallo stato di guerra allo stato di pace. "Parecchie imprese americane estendono i loro affari in Italia." 8 Gli italiani emigrati in America erano cosf poco preoccupati per il "bolscevismo" in Italia, che ritornavano in Italia con le tasche· piene di dollari; "la ricchezza portata da questa gente forma oggi una larga fonte di reddito nell'Italia me– ridionale. " 9 "Le industrie tessili sono arrivate al punto che possono non solo provvedere ai bisogni normali dell'Italia, ma anche produrre per l'esporta– zione." 10 "L'anno 1919 fu estremamente prospero, (...) un periodo di ecce– zionale attività che è continuata anche dopo." 11 Neanche i turisti erano spaventati dal "bolscevismo " italiano. " Il volume del movimento turistico cresce continuamente, e i grandi alberghi annunziano una buona quantità di a·ffari." 12 Gli italiani si permettevano persino il lusso di organizzare a Vene– zia una mostra internazionale d'arte. 4 " La stabilità del corso del dollaro dal secondo semestre del 1 920 in poi sembra con· fermare questo decisivo miglioramento dei nostri scambi internazionali. " G. MORTARA, Pro– spettive economiche 192 3, cit., p. XVIII. 8 G. MORTARA, Prospettive economiche 1924, Città di Castello, 1924, pp. 407-408. 6 Il Bilancio· dello Stato dal 1913-14 al r929-30, cit., p. 225. 1 G. MORTARA, Prospettive economiche 1922, cit., p, xx. 8 16 ottobre 1919. 9 14 agosto e ro ottobre 1919. 10 22 agosto- 191 9. 11 22 luglio I 920. 12 22 ottobre 1920. BiblotecaGino Bianco

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