Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

usc1t1 con tre saggi storici di GAETANOSALVEMINI,ERNESTORossr, PIERO CALAMANDREI, Firenze, La Nuova Italia, 1955, pp. 1-42: al c. III, par. 3, e c. IV, par. 41; Molinella, ne "Il Ponte, " V, II (novembre 1949), pp. 1339-1351: al c. III, par. 8. Per le Lezioni di Harvard: La t·ivoluzione del ricco, in Miscellanea in onore di Roberto Cessi, vol. III, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1958, pp. 167-181: al c. I; L'Italia economica dal 1919 al 1922, in Studi in onore di Gino Luzzatto, Milano, Giuffrè, pp. 278-298: ai cc. II e III; la prefazione al libro di W. SALOMONE, L'età giolittiana, Torino, De Silva, 1949 (e pubblicata separatamente in " Belfagor, " IV, 6 novembre 1948), pp. 689-699, col titolo La democrazia italiana in cammino): al c. V; Mussolini diplomatico, Bari, Laterza, 1952, Appendice A) Mussolini e "l'oro francese,,: alle Osservazioni al c. VI; l'articolo Le Due Chiese, ne "Il Mondo," 22 sett. 1959: alle Osservazioni al c. VIII; Anniversa1·io. Che cosa fu la "Marcia su Roma," ne "Il Ponte," II (nov. 1948), pp. 982-995: al c. XXIV. Tuttavia si deve notare che per lo piu il testo italiano di questi scritti non è affatto di mano di Salvemini; si tratta in linea di massima di traduzioni dal testo inglese che Salvemini faceva eseguire, senza in verità preoccuparsi troppo della loro correttezza, e in cui appaiono generalmente tradotte anche tutte le citazioni da fonti italiane. Inoltre spesso questi sc!"itti, anche dove i testi concordano, sono ordinati in modo diverso, non con– servano cioè la successione dei periodi quale appare nel testo inglese. Pur tenendoli quindi sempre presenti, noi ci siamo ritenuti liberi di mutarne la forma, e soprattutto ci siamo manter.uti fedeli all'ordine del testo originale, tenendo fermo come principio che la nostra è una traduzione di testi che di per sé hanno forma compiuta, ed era ad essi quindi che dovevamo mantenerci fedeli, considerando ogni altro scritto come un semplice com– plemento ed aiuto. È stata nostra massima cura di ritrovare per tutte le citazioni da fonti italiane, sia edite sia inedite, il testo originale; e come il lettore potrà constatare ciò è stato nella maggior parte dei casi possibile. Tuttavia non sempre; sia perché qualche volta non ci è stato possibile trovare la fonte citata, sia perché talora il luogo a cui Salvemini accom– pagna la citazione è errato o, in qualche altro caso, la citazione non è accompagnata da luogo e vane si sono dimostrate le nostre ricerche. In tutti quei casi (abbastanza nume– rosi per La dittatura fascista in Italia, cosa tutt'altro che sorprendente considerate le con– dizioni particolari in cui quest'opera fu scritta) nei quali il luogo della citazione era errato, ma si è potuto ugualmente rintracciare il luogo esatto, il dato stesso appare qui corretto senza che se ne sia data nessuna particolare notizia; analogamente, ogni volta che ciò è stato possibile, si è creduto opportuno indicare la fonte di quelle citazioni di cui Salvemini non dà il luogo. Altre volte la citazione non si è potuta ricostruire nella sua interezza, dato che spesso Salvemini citava dai giornali, e questi presentano disparità notevoli nelle successive edizioni, di cui però una sola è quella -che .finisce nelle biblio– teche, e non sempre si tratta di quella stessa di cui si è servito l'autore. In questi casi si è posta tra parentesi quadre la parte tradotta, dando in nota l'indicazione di citazione parzialmente tradotta. Ove non sia contrariamente indicato (cit. trad.) tutte le citazioni da fonte italiana appaiono qui nel testo originale. Merita forse avvertire che, particolar– mente per le citazioni dai Matteotti Documents, il cui testo conserva la immediatezza e un ·po' il sapore delle circostanze in cui verbali e memoriali furono redatti, si sono ripro– dotte inalterate, anche nella grafia dei nomi e nella punteggiatura, le non poche impro– prietà formali, per le quali non si è creduto di dover apporre, come talora si usa, un sic tra parentesi: si sono peraltro corretti tutti i facilmente riconoscibili errori di ortografia. Tutte le note non siglate N.d.C. sono di Salvemini. Desidero qui ringraziare il dott. Elio Conti, al quale si deve gran parte delle ricerche per le citazioni da fonti italiane delle Lezioni di Harvard, il prof. Vittorio Gabrieli, dell'Istituto Italiano di Cultura di Londra, che tanto gentilmente si è adoperato per faci– litarmi la ricerca delle citazioni dai Matteotti Documents conservati presso la biblioteca della London School of Economics e il dott. Mario Stefanoni alle cui pazienti cure si deve l'indice dei nomi. R. V. XIV BiblotecaGino Bianco

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