Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Giuseppe Kirner sarà possibile, delle condizioni sociali ed economiche di ogni età, poiché per me non vi ha dubbio che tutti gli avvenimenti storici sono determinati in ultima analisi dal cozzo d'interessi materiali." Ma la concezione economica della storia non circoscrive da sé sola tutto il socialismo, né è detto che non possano esistere sistemi socialisti indipendenti dal determinismo economico. E il Kirner, quando scriveva quel programma didattico, socialista non era; e ancora nel marzo 1903 dichiarava in una lettera a un amico: "Non sono socialista, perché non credo nei dogmi del partito." Piu che opinioni politiche nettamente determinate nel senso dell'uno o dell'altro partito, Egli non aveva, in quegli anni che precedettero immediatamente il sorgere della nostra Federazione e nei primi tempi della vita di questa, se non larghe inclinazioni liberali e umanitarie: una commossa fraterna simpatia per tutti gli sforzi dolorosi che le classi disagiate incontrano nella conquista di un piu fausto avvenire, la convinzione scientifica che tanti sforzi non saranno vani, il desiderio· di un miglioramento sociale continuo, pacifico, ordinato. Giovani - diceva agli alunni del Liceo Minghetti 1'11 novembre 1899 come conclusione di un bellissimo discorso su Lo Statuto e l'unificazione d'Italia -: voi siete destinati ad essere domani i cittadini d'Italia e a formare quella che si· dice la parte dirigente nella politica della vostra patria. Qualunque siano per essere le idee che voi por_terete nella lotta, ricordatevi però sempre che prima e indispensabile condizione perché un popolo divenga grande, perché cammini sul sentiero di un non effimero progresso, sono l'onestà e il sentimento del dovere. Ricordatevi che il progresso non si avvera né per tumulto né per salti. Ricordatevi che ogni edificio, il quale debba sfidare i secoli deve posare su solide basi. Nessuna mèta, per quanto lontana, ci deve spaventare: l'umanità ha camminato tanto e camminerà ancora; ma dobbiamo piuttosto temere che la troppa fretta di giungere non ci faccia incespicare e cadere. Ricordatevi sempre come il presente è figlio del passato, il futuro lo sarà del presente. Il mantenimento d'una legge fondamentale, garanzia di libertà e d'ordine, non esclude il progresso, anzi lo favorisce rendendolo sicuro. E in quel modo che le forme costituzionali ci han portato alla indipendenza ed all'unità, insieme con voi io faccio voto che ci conducano alle conquiste dell'avvenire. E nella notte dal 31 dicembre 1900 al 1° gennaio 1901, aspettando nel suo studio il principio del secolo nuovo e dando ascolto ai rumori che salivano su dalla via, scriveva nel suo diario: È povera gente che gode o s'illude di godere, sicura che ad un altro cambiamento di secolo non assisterà certo piu; e intanto dimentica i dolori della vita, inebbriandosi in una gioia fittizia, figlia della speranza. Anch'io, nel mio studiolo, aspetto il secolo nuovo; e intanto ripenso alle glorie di quello che sta per tramontare. Secolo grande veramente, il piu grande forse fra quanti ne ricorda la storia! Il suo maggior titolo di' gloria è il numero delle scienze nuove a cui ha dato origine; quel progresso scientifico, che non è rimasto circoscritto alla speculazione, ma è penetrato nella vita pratica per mezzo delle meravigliose scoperte, ed ha trasformata la società, le opinioni, la vita intiera dell'umanità, le sue condizioni economiche e sociali... Il secolo nostro ha portato seco una maggiore prosperità a quel ceto, certamente numeroso, ma non solo; che noi chiamiamo la borghesia; e per riflesso anche le classi inferiori ne hanno avuto reali ed innegabili vantaggi. È fuor di dubbio che il moto ascendente delle classi infe- · 119 BibliotecaGino Bianco

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