Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Cremona fra voi, 1 quali in questo Congresso si sono affermati come oppositori all'indirizzo della maggioranza, compiano un atto di sincerità, uscendo dal1' equivoco in cui con poca lealtà si sono sin da principio trincerati. Una unanimità equivoca intorno a un ordine del giorno equivoco, la quale venga interpretata da noi come una facoltà a impegnare la nostra organizzazione nell'azione politica ed elettorale, da voi come divieto, una unanimità poco sincera, la quale abbia lo scopo di interdire al Congresso una deliberazione esplicita e chiara, suscitando in seguito discussioni astiose intorno a quanto il Congresso avrà deliberato, paralizzando l'opera del futuro Consiglio Federale e delle sezioni, questa unanimità ambigua e sleale noi non la vogliamo. Piuttosto dividiamoci, piuttosto spezziamo la Federazione in due Federazioni, una delle quali ritorni a cantar misereri e gloriapatri e l'altra continui a seguir quella linea di condotta, che tanti successi morali ci ha in cos1 breve tempo arrecati. Noi preghiamo, pertanto, il Congresso a voler accettare l'ordine del giorno Mondolfo, che afferma esplicitamente la necessità dell'azione politica ed elettorale mediante l'alleanza coi gruppi sociali e politici affini; e chiediamo che sia respinto l'ordine del giorno Mancini, che per le parole del testo e per la interpretazione datagli dal proponente stesso noi potremmo tutti votare, non contraddicendo esso all'ordine del giorno Mondolfo; ma per la interpretazione capziosa e falsa che gli oratori della minoranza gli hanno impensatamente attribuito, servendosene come di paravento per non esser costretti ad esporre nettamente le loro idee, per questa interpretazione si trova agli antipodi dell'ordine del giorno Mondolfo; e perciò il Congresso deve, se vuol compiere un atto di sincerità e di coraggio, nettamente rifìutarlo.6 Gli ordini del giorno votati dal Congresso I Il Congresso affermando che i fini essenziali della Federazione non potranno essere raggiunti senza una attiva partecipazione alla vita politica; che a tal uopo è necessaria l'unione con tutte quelle classi organizzate i cui interessi sono eguali o concordi con quelli degli insegnanti; considerando che una piu stretta unione è possibile ed opportuna prima con le altre classi di educatori e poi con quelli fra gli impiegati i quali nello Stato e nei Comuni abbiano con noi affinità di funzione sociale e analogia di condizione giuridica: 6 È l'intervento di Salvemini nella discussione del Tema IV: "Del modo migliore di organizzare tutte le forme scolastiche per attenuare, nelle elezioni politiche ed amministrative, le giuste rivendicazioni comuni." Relatore il professor Arturo Bersano. L'intervento fu vivacemente e ripetutamente interrotto. L'argomento divise, infatti, i congressisti fra contrari a qualsiasi partecipazione politica e favorevoli ad un orientamento della Federazione verso determinati partiti politici. Prevalse la tesi mediatrice, espressa dall'o.d.g. Mandolfo e dal discorso di Salvemini, che nell'ultimo capoverso si sottraeva ad una accusa di assoluto agnosticismo. 115 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==