Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo per una volta sola, a pochi professori socialisti, in una sola città, il partito socialista non ci perderebbe un gran che: eppoi un partito o un uomo han sempre modo di riparare a un passo falso, pubblicando rettifiche, essendo larghi di spiegazioni, riconoscendo di aver errato, sostituendo magari l'uno all'altro candidato e stringendo cosI meglio a sé quelle forze che sembravano ribellarsi. Ma se il giochetto dovesse continuare troppo a lungo ed esser proprio generale, se gli insegnanti socialisti non potessero aprire un giornale del loro partito senza leggervi insolenze contro la propria classe, se non riescissero a trovare nel loro partito un cane di deputato, che fosse disposto a difendere gl'interessi della loro classe, in questo caso, perdio, a lungo andare, smetterebbero di essere socialisti, oppure rimarrebbero socialisti cosI tanto per dire, dicendo corna dei socialisti, ed entrerebbero nella confraternita dell'on. Sonnino ... a patto che l'on. Sonnino difendesse sul serio e non a chiacchiere la loro classe. Ora, è innegabile che in questo momento la grandissima maggioranza della stampa conservatrice e dei cosI detti amici della scuola ha preso contro la Federazione nazionale degl'insegnanti, senza essere in alcun modo provocata, e sol perché la Federazione ha dichiarato che non intende far da cameriera a nessun partito, ha preso una posizione di fiera ostilità; e non ci sono state calunnie, insulti, minacce, che ci abbiano risparmiato. Questo stesso articolo nessuna rivista conservatrice avrebbe l'abilità di pubblicarlo. Il brutto e noioso dilemma si pone, quindi, oggi, dinanzi alla coscienza non degli insegnanti democratici, ma degli insegnanti conservatori. Intendono essi subordinare la difesa dei diritti della scuola, della loro dignità, dei loro interessi, a considerazioni politiche estranee alla vita della scuola, oppure son pronti a sacrificare queste considerazioni alla scuola? Siete voi pronti a ricavare i corollari delle deliberazioni del Congresso di Firenze, tenendo nota di quei deputati che, nelle prossime discussioni parlamentari si dimostreranno avversi o solo indifferenti alle vostre domande, e preparandovi a combatterli anche se appartengono al vostro partito politico? Ecco la questione oramai vitale per la Federazione degli insegnanti; ed essa è stata perfidamente fomentata dalla stampa conservatrice, paurosa . della nostra organizzazione professionale e desiderosa di scinderla e distruggerla. E la questione - ne siamo convinti - sarà affrontata dagli insegnanti senza pregiudizi e senza paure, e sarà decisa con quella formidabile unanimità, che nel Congresso di Firenze disturbò le digestioni a tanti amici della scuola. Ade/ante, Pedro! Ma, nell'affrontare e nel risolvere il problema, sarà bene che i colleghi di tutti i partiti non perdano mai di vista la circostanza essenzialissi80 BibliotecaGino Bianco

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