Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Siamo alle solite ' Il Secolo XIX pubblica, come pervenutagli da Milano, la seguente cor– rispondenza: Un uomo politico influente interpellato sulla eventualità dell'amnistia, fece la se– guente dichiarazione: L'amnistia verrà certamente e presto. Ognuno ormai sa che se la Cassazione s'è lavate le mani, fu perché U senatore Canonico 1 era persuaso che l'opera della suprema magistratura a nulla sarebbe valsa. Ma quello che è certo si è che l'amnistia verrà pat– teggiata dal Ministero, vale a dire ne farà condizione per avere dai sinistri l'approvazione di leggi speciali restrittive, che serviranno pure a far accettare l'amnistia ai destri, che in caso diverso lo accuserebbero di debolezza. Ma ognuno comprende che conviene far presto: non lasciar cioè che l'agitazione per l'amnistia s'impadronisca col mezzo del sentimento, anche della ragione, giacché allora i sinistri non cederanno ed i destri non avranno il coraggio di fare la voce grossa per non andare contro all'opinione pubblica. La recente elezione di Corteolona 2 è un sintomo di non lieve importanza: un prete e un radicale che riescono a grande maggioranza per il voto degli stessi elettori, dimo– stra quale e quanto cammino l'agitazione per l'amnistia possa fare: per cui, concludendo, se il Governo dall'amnistia vuol trarne partito per armarsi contro i part1t1 sovvers1v1, bisogna che faccia presto, altrimenti l'opinione pubblica sarà piu forte di lui e dei de– sideri dei destri e dei sinistri. Che cosa abbia voluto significare "l'uomo influente" affermando "che l'opera della suprema magistratura a nulla sarebbe valsa" contro l'opera dei tribunali militari, è difficile capirlo. Questa magistratura è o non è suprema? e se è suprema, è possibile che in Italia vi sieno delle persone capaci di mandar a vuoto l'opera della "suprema"? Ma di questo per ora non vo– gliamo, né potremmo del resto occuparci; se il senatore Canonico si è lavate le mani, vuol dire che le aveva sporche: ecco tutto. Vogliamo invece richiamare l'attenzione di quei pochi i quali conti– nuano a difendere la libertà contro le violenze dei partiti conservatori, sui patteggiamenti, che il Governo mostra intenzione di _iniziare coi sinistri: voi approvateci "le leggi speciali restrittive" e "l'amnistia verrà certamente e presto." È il solito giochetto, che i nostri bravi governanti han sempre messo in opera con ottimo successo, quando si son trovati a mal partito. Anche nel giugno passato abbiam visto il generale Pelloux prometter amnistie a destra e a sinistra purché non si sfrondassero gli allori dell'eroico Bava 3 1 Tancredi Canonico, presidente della I sezione penale della Corte di Cassazione. Lo stesso proclamò poi giuri'dicamente nullo il decreto Pdloux del 22 giugno 1899, limitativo delle libertà politiche e contro il quale era stato condotta dall'opposizione la battaglia ostruzionistica in parlamento. [N.d.C.] 2 Corteolona (Pavia), collegio di Felice Cavallotti, rimasto vacante in seguito alla morte di Cavallotti in duello il 6 marzo 1898. Nelle elezioni del 17 aprile conseguirono il maggior numero di voti il liberale di destra Ugo Dozzio e il candidato cavallottiano Carlo Romussi; nel ballot– taggio che segui il 24 aprile, venne eletto il Dozzio. [N.d.C.] 3 Fiorenzo Bava Beccaris, generale, represse facendo uso del cannone, i moti milanesi del maggio 1898. Dopo l'impresa fu nominato senatore. (N.d.C. J BibliotecaGino Bianco

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