Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Radicali repubblicani e socialisti voi diventiate un partito di classe; a noi non importa che voi riteniate la lotta· di classe o l'odio di classe, se meglio vi piace, criminoso; per noi è indifferente che voi vogliate o non vogliate condurre le classi sociali ad abbe– verarsi al fiume pieno del latte e miele dell'amore; noi arriviamo fino ad am– mettere che nella lotta sociale voi possiate in avvenire 'prender posto nell'e– sercito che sarà a noi nemico; per noi quel che importa è che voi ci diciate francamente: questa lotta o quest'odio di classe che noi andiamo secondo voi eccitando spinti dal nostro feroce malanimo, siete voi disposti lasciarlo sviluppare liberamente, senza alcuna limitazione giuridica e politica, con tutte le sue conseguenze, come scioperi, leghe di resistenza ecc., salvo na– turalmente la rivolta violenta? siete voi disposti ad abolire tutte quelle parti del codice penale presente, che intralciano o condannano la lotta o l'odio di classe, oppure noi continueremo ad esser condannati anche sotto i vostri auspici per l'articolo 247, oppure per qualche altro articolo analogo? A queste domande voi non dovete rispondere con scappatoie, inneggiando all'amore e alla giustizia e dimostrando la difficilissima verità che sarebbe mille volte meglio star bene che star male. Noi lo sappiamo che voi volete l'amore; ma dal momento che la lotta, secondo noi, c'è, condannerete voi chi alla lotta prenderà parte? IV. A queste suesposte domande è molto probabile che il Socialistoide ed altri rispondano in modo da accontentare i socialisti. Ma e gli altri? chi ci garantisce che tutto il vostro partito accetti questo modo di pensare? Quando noi leggiamo i giornali repubblicani o radicali, corriamo sempre pericolo di ammattire: l'uno ci chiama delinquenti, l'altro ci fa un mondo di com– plimenti; spesso nello stesso giornale il linguaggio cambia da colonna a co– lonna; il partito repubblicano e radicale non si arrischia mai a prendere sulla questione socialista una deliberazione collettiva ufficiale. Questo può esser forse comodo per il loro partito, che cosi può accogliere nel suo seno l'indi– vidualista intransigente e il... socialistoide, ma a noi non può far comodo. Noi non vogliamo çquivoci: patti chiari, amicizia lunga. Mettetevi prima d'accordo fra voi, discutete la questione pubblicamente in un vostro con– gresso, proclamate officialmente, che voi, pur essendo contrari alla lotta di classe, ritenete che il partito socialista abbia il diritto di fare la lotta di classe e che nessuna legge debba incepparlo nella sua azione; e allora parleremo di accordi. Pretendiamo noi troppo dai radicali e dai repubblicani? è forse troppo domandare che i radicali e i repubblicani non ci considerino come loro servi, ci riconoscano il diritto di vivere, si spieghino chiaramente con noi, ci diano garanzia che i patti dell'accordo futuro saranno mantenuti? [Da "Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze Sociali," 20 settembre 1898, firmato: UN TRAVET.J 67 BibliotecaGino Bianco

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