Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questi0ne meridionale e non essendo stata preceduta da alcuna discussione preparatoria nel seno del partito, pochi si sono avvisti della sua importanza e han pensato a svi– scerarne il significato e a servirsene per i nuovi stu.dii. La dichiarazione di Bologna, anziché il lavoro collettivo del partito, che pur l'ha approvata, per ora è solo il prodotto del cervello di pochi uomini, che per essere piu sensi– bili alle nuove tendenze, che giornalmente si sprigionano dal seno del partito, si trovano all'avanguardia del movimento e anticipano con la loro intuizione la soluzione di problemi non ancora entrati nella coscienza di tutti. Perché la dichiarazione di Bologna acquisti l'importanza che si merita, bisogna che la discussione sui caratteri generali .del programma minimo, la quale non si fece prima del congresso, si faccia almeno ora, prendendo per punto di partenza la dichiarazione. stessa. Da una tale discussione io credo che qualche punto della dichiarazione uscirà un po' malconcio; alcune idee, che qui sono trascurate, si sentirà il bisogno di accennarle in una di– chiarazione piu. completa e corretta; le idee buone fin da ora affermate sa– ranno chiarite e lumeggiate bene; insomma si risolverà una volta per sem– pre la questione del programma minimo in generale; e, fissati i caratteri che dovranno avere le singole riforme in esso contenute, sar~ facile, al lume di tali criteri generali, criticare il programma presente e costruirne uno nuovo migliore. I Il primo paragrafo della dichiarazione di Bologna mi sembra che con– tenga un'idea che va rifiutata o almeno profondamente rettificata. Il programma minimo dei socialisti non è il loro programma di governo. Il so– cialismo non pot,rà cominciare ad essere attuato se non dopo la conquista dei pubblici poteri: nel che è da intendere, non già la conquista di qualche seggio o di qualche minore corpo deliberante, ma la presa di possesso, da pàrte del proletariato socialista, dei congegni fondamentali del potere politico... Queste parole fanno credere che il partito socialista, oltre il programma minimo, abbia un programma di governo, un programma massimo. Ora a me sembra che noi non abbiamo due programmi, uno minimo e uno massimo, uno di opposizione e uno di governo. Noi siamo convinti che la società capitalistica si trasforma e che resultato ultimo di questa trasformazione sarà la· proprietà collettiva degli strumenti di produzione e di scambio e la so– vranità economica e politica del proletariato. 4 Questa concezione della evolu– zione sociale ci suggerisce il metodo, che dobbiamo tenere nell'organizzare , 4 Ci riserviamo di fare alcuni appunti a questo articolo, in seguito alla seconda parte (III) di esso, che pubblicheremo nel numero prossimo. [N. della "Critica Sociale. 11 ] 54 BibliotecaGino Bianco

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