Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La regione Abruzzi-Molise ro andare a L'Aquila anche quelli del Molise occidentale: aver compagm al duol scema la pena. Il buffo è che, negli Abruzzi, Pescara e L'Aquila disputano a chi deve essere il capoluogo della regione. Cioè i Comuni del Molise occidentale do– vrebbero andare non solo a Campobasso, a L'Aquila, ma addirittura a Pe– scara. E il problema dovrebbe essere 'deciso a Roma da senatori e da deputati, fra i quali è molto se una dozzina saprebbe dirvi dove stanno Isernia, Cam– pobasso, L'Aquila o Pescara. [Da "Il Ponte," luglio 1953.J Autostrade e strade ordinari/ Si apprende da La Stampa del 9 ottobre 1954, che una Conferenza del . traffico e della circolazione è stata tenuta a Stresa. In questa riunione il Di– rettore generale dell'Azienda Stradale di Stato ha fatto conoscere il piano dei lavori preparato a Roma: 2450 chilometri di autostrade nuove, per cui il Governo centrale spenderebbe 3l 4 miliardi; raddoppi o allargamenti di au– tostrade già esistenti, per 51 miliardi; 5800 chilometri da ampliare a tre vie, per 250 miliardi; 18 mila chilometri da allargare a sette metri o migliorare altrimenti, per 305 miliardi; e finalmente assorbimento nella rete statale di 100 mila chilometri di strade comunali e provinciali, spesa 360 miliardi. In totale 1300 miliardi da spendere in 15 anni o piu. E siccome Roma non fu fatta in un giorno, il Direttore generale si contenterebbe di 500 miliardi da spendere in otto anni: con quella spesa si allargherebbero a tre vie alcune au– tostrade esistenti; si migliorerebbe circa un terzo delle strade piu importanti; e si creerebbero una autostrada Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli, una Serravalle-Milano, una Brescia-Padova, una Savona-Ceva e una Fornovo-Pon– tremoli. A sentire enumerare queste nuove autostrade, i meridionali inter– rompono: "E a sud di Napoli?" E il Direttore generale: "Strade ordina– rie." E gli altri: "Autostrade." "Su queste vivaci polemiche," riferisce il corrispondente del giornale da Stresa, "cala il sipario della prima gior– nata." Eccoli dunque là i meridionali! Al solito non sanno quel che debbono domandare, e domandano l'assurdo che non otterranno mai, e se l'ottenes- 1 Riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 642-644. [N.d.C.] 653 BibliotecaGino Bianco

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