Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale mise al sicuro da quelle prepotenze. - Non c'era b1s·ogno di affidare le scuole elementari alla burocrazia romana per sottrarli a quelle prepotenze. Ho letto· in questi giorni che l'analfabetismo in poco piu di trent'anni, grazie all'amministrazione statale, è caduto dalla media del 39% nel 1911 a quella dell'l 1% nel 1948. Invece dal 1871 al 1911 scese solo dal1'88% al 70%. 4 Ecco come si scrive la storia! Consultiamo gli Annuari statistici ita– liani. Troveremo che nel 1871 l'Italia contava il 69% di analfabeti; nel 1881, il 62%; nel 1901, il 48%; nel 1911, il 3.8%; nel 1921, il 27o/o; nel 1931, il 21%- Dunque, l'analfabetismo diminuf dell'un per cento ogni anno, finché le scuole elementari furono amministrate dai Comuni, e diminuf della me– tà dell'un per cento 1 dopo che le scuole elementari passarono alla burocrazia romana. Dopo il censimento del 1931 non ne è stato fatto nessun altro. Le cifre dell'analfabetismo nel 1948 sono state inventate senza nessun censi– mento. Che Dio ce la mandi buona quando si farà il censimento del 1951! Prima che le scuole elementari fossero confiscate dalla burocrazia ro– mana, l'analfabetismo era sceso del 3% nella provincia di Sondrio. C'era bi– sogno dunque di togliere le scuole elementari ai Comuni della provincia di Sondrio? Nell'insieme, si può dire che nell'Italia settentrionale quelle scuole fun– zionavano bene. Non parliamo delle scuole di Milano, Torino, Genova, Ve– nezia, Bologna, Firenze, che erano modello del genere. Anche nelle città minori c'era poco da condannare. Le condizioni erano meno soddisfacenti nei Comuni rurali, ed erano pessime nell'Italia meridionale. . Perché, allora, togliere le scuole elementari anche ai Comuni, in cui funzionavano bene, per affidarle alla burocrazia centrale? Perché non pren– dere questa misura per i soli Comuni in cui le scuole andavano male, per vedere se la burocrazia romana riesciva a far meglio? (Ci riusd davvero? Non pare.) E oggi? E oggi bisognerebbe, tanto nel Nord quanto nel Sud, restituire, insieme coll'imposta fondiaria, le scuole elementari a quei soli Comuni in cui l'analfabetismo è inferiore, putacaso, al 10% della popolazione giova– nile, affidandole a provveditori governativi in quei Comuni in cui l'analfa– betismo è piu alto. Quando l'analfabetismo fosse ridotto a non piu che il 5%, le scuole sarebbero restituite ai Comuni. Frattanto in questi Comuni "minorenni" le entrate provenienti dalla imposta fondiaria, abbaJ)donata dal Governo centrale e destinata alle scuole elementari, sarebbero ammi– nistrate per ciascun Comune dal provveditore governativo, e sarebbero re– stituite al Comune, insieme con le scuole, quando fosse venuta la, diciam cosf, pienezza dei tempi. Di siffatte materie molti regionalisti dei giorni no– stri non hanno, beati loro, il minimo sentore. 4 "La Sveglia Repubblicana" di Carrara, 26 dicembre 1948. 636 BibliotecaGino Bianco

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