Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Le leggi special? Cambridge (Mass.), Lowell House, 15 agosto 1945 Carissimo Dorso,2 · benvenuta la tua lettera del 26 giugno arrivata qui il 10 agosto: chi va piano va sano e va lontano, ma arriva quando Dio vuole. Ti arriverà que– sta mia lettera? Quando? Le tue affettuose parole mi hanno molto commosso, perché mi hanno ricordato un tempo che purtroppo non tornerà piu, quando io credevo utile la mia opera, mentre oggi la considero solo doverosa e niente altro. È la mancanza di comunicazioni rapide e sicure - che ha reso in questi due anni assai lenta, e molte volte impossibile, la interpretazione degli avve– nimenti italiani - quello che mi scoraggia. Ho ricevuto un numero dell'Azione che conteneva un buon articolo di Fiore. Chi sa se i numeri successivi saranno inoltrati o soppressi. Una campagna meridionalista, perché no? Ma badate bene: Giustino Fortunato insegnò che una campagna "meridionalista" deve essere semplice– mente una campagna "italiana." Niente "leggi speciali," ma riforma della politica generale. Ogni riforma generale, se è fatta nel senso necessario al benessere delle classi che lavorano e che producono, sarà utile soprattutto al– l'Italia meridionale. Le "leggi speciali" sono sterili inganni. Per un privile– gio che otterrete a qualche angoletto del Mezzogiorno, vi sarà altrove chi penserà a ottenere per sé, con braccia piu lunghe e con spirito piu energico, favori ben piu grandi. Io leggo con senso di profondo sconforto i giornali italiani che metto insieme elemosinandoli di qua e di là. Legge speciale per la Sicilia. Legge speciale per la Sardegna. Legge speciale per la Val d'Aosta. Legge sp~ciale per la Venezia Giulia. Legge speciale per Messina. Legge speciale per il porto di Napoli. E cosf all'infinito. Nessuno si avvede che ognuna di quelle leggi speciali dovrebbe essere una legge generale, se non deve essere causa di nuove ingiustizie e di nuove sperequazioni. Tutti domandano al Governo centrale qualche favore specia– le. Nessuno domanda il favore di non• seccare la gente che lavora e di non occuparsi di affari nei quali non ha nessuna ragione e nessun diritto di mettere il becco. Prendiamo l'esempio delle scuole elementari e secondarie. Bisognerebbe domandare che le scuole elementari e secondarie fossero restituite ai Comu– ni e che insieme con le scuole elementari e secondarie fossero cedute ai Co-· 1 Riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 589-591. [N.d.C.] 2 Guido Dorso, scrittore politico e meridionalista, direttore in questo periodo del quoti• diano "L'Azione," di Napoli. [N.d.C.] 619 BibliotecaGino Bianco

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