Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Tirando le somme telegrafi e telefoni); sia perché nel Mezzogiorno erano stanziati gli elementi intellettuali e morali piu fiacchi, i quali nell'inerzia dell'ambiente arretrato trovavano scarse spinte e aiuti allo sforzo dell'organizzazione. Con tale dislivello regionale sulle masse organizzate, si componeva una diseguale distribuzione del diritto elettorale fra i diversi strati profes– sionali e regionali del proletariato italiano. La legge elettorale del 1882, riformata nel 1894 e rimasta in vigore fino al 1913, concedeva il diritto di voto a quei soli maggiorenni, che dessero prova di possedere l'istruzione delle prime tre classi elementari: cioè faceva del voto una franchigia delle classi possidenti, dei pubblici impiegati, e di quelle zone del proletariato che potevano fruire della scuola popolare: cioè privava di ogni peso elettorale quasi tutto il proletariato meridionale, ed estesissime parti del proletariato - specialmente agricolo - della stessa Italia settentrionale e centrale. Ecco, infatti, in cifre tonde la distribuzione degli elettori e non-elettori fra le diverse zone della penisola nel 1909 5 : Maschi maggiorenni Elettori Non elettori Italia settentrionale 3.900.000 1.650.000 2.200.000 Italia centrale 1.600.000 500.000 1.100.000 Italia meridionale e Isole 3.500.000 850.000 2.700.000 Totale 9.000.000 3.000.000 6.000.000 Quanto alla distribuzione del diritto elettorale fra i diversi strati sociali e professionali, essa si può argomentare dai resultati della leva di terra sui nati del 1886 fatta nel 1907. I 172.000 giovani di questa leva erano, in fatto di analfabetismo, distribuiti nel modo seguente: o <U~ .., e: <U .... ·e: .... ·e: bQ .... o '@i .... o . , o <U v V .... o V .... o o. .... .... C1S .D e: ~ ,ns .D e: .... .D e: C1S V ... t: C1S 8 C1S E C1S C1S V .... ...... u ...... ... C1S .5 ...... u V) cii o .... .;; o cii V) > u ~ u ~ ... C1S e: ... e: ... e: u V C1S·- V V < A.. ...i -o < A.. ...i ::a E < A.. Italia settentrionale 10.000 47 0,047 26.000 2500 9,6 44.000 9.000 20,4 Italia centrale 6.000 70 0,16 10.000 2300 23 26.000 12.000 46 Italia meridionale e Isole 7.500 300 4 13.000 5000 38 29.500 20.000 67 5 Statistica delle elezioni politiche alla 23a legislatura, 7-14 marzo 1909, Roma 1909, p.x. A formare la massa dei non-elettori contribuiscono, non solamente gli analfabeti veri e propri, cioè il 44% dei maschi maggiorenni, ma anche due milioni di semianalfabeti e di "letterati" non iscritti nelle liste per le difficoltà frapposte alle iscrizioni dalla riforma del 1894. S87 BibliotecaGino Bianco

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