Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La provincia di Bari · nel 1920 Nicandro, dunque, il 13 dicembre, fu fatta una dimostrazione ostile al commissario. La popolazione entrò nel Municipio e mise una bandiera tri– colore sul terrazzino della casa municipale. Non fu stracciato un foglio di carta, non fu torto un capello a nessuno. Nella notte arriva a San Nicandro in camion il delegato Gianni, uno dei piu perfidi malfattori che ci siano in Italia, noto in tutta la provincia per le infamie, che vi perpetra da vent'anni, cosicché mi meraviglio come non sia stato ammazzato: questo vuol dire che i pugliesi sono gente troppo buona! Questo signore arrivò in camion con un buon nerbo di forza pubbli– ca. Era una notte da lupi. Invade le case private, forzando le porte, e arre– sta sei persone. Un arrestato fu portato in mutande e camicia sul camion. Il giorno dopo un professore fu arrestato a Bitonto e sospeso dall'ufficio. Con– tro tutti questi arrestati fu· elevata accusa di istigazionè a delinquere. I gior– nali annunziarono subito dopo che il delegato Gianni aveva avuto una pro– mozione. Dopo otto mesi i processati sono stati assolti. Ma tutti sanno che cosa vuol dire subire un processo, rimanere otto mesi in preoccupazione, mettersi nelle mani di avvocati, - che Dio ce ne scampi e liberi! - sostene– re spese enormi! Quelle denunzie si fanno appunto sapendo che, se anche dopo sei od otto mesi gli arrestati saranno assolti, nel frattempo le famiglie rimangono nell'inquietudine, debbono soffrire ogni sorta di dolori, soppor– tare ingentissime spese. Cosi passa a quella gente la volontà di occuparsi di politica, contro i candidati che sono sostenuti dal prdetto. Un altro caso. A Bitonto, il 15 ottobre, è data una bastonata elettorale. In un periodo elettorale una bastonata non è davvero qualche cosa di ecce– zionale. Ma per questa bastonata si emettono mandati di cattura per colui che ha dato il colpo di bastone e altre persone che erano con lui; la denuncia dei carabinieri è per mancato omicidio con premeditazione! L'integerrimo magistrato incaricato dell'istruttoria, nomina subito co– me perito un tale, che aveva avuto una vertenza cavalleresca col principale accusato, ed è proprio uno dei notabili del partito nemico. Gli accusati do– mandano alla loro volta un perito di fiducia. Finalmente i periti,· riuniti insieme, debbono riconoscere che non vi era stato nemmeno il piu lontano pericolo di morte. Bisogna perciò rinunciare al mancato omicidio. Allora il reato diventa di lesione con premeditazione, perché questa pretesa premeditazione serve sempre a tener in arresto o latitanti gli accusati. Pochi giorni fa è stata esclu– sa la premeditazione. IntantQ sono stati nove mesi e mezzo di arresto per gli uni, di latitanza per gli altri, di spese enormi per tutti. Non cosf severi furono a Bitonto carabinieri e magistrati, nell'ottobre 1913, quando fu per– messo ad una quarantina di mazzieri per giornate intere di bastonare feroce– mente per le strade tutti gli avversari. Era allora commissario di pubblica sicurezza quello stesso Brogiotti, che si è immortalato alcuni mesi or sono a Milano. Nel 1913; per tutti quei giorni la forza pubblica non vide, non volle 581 BibliotecaGino Bianco

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