Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione metidionale stati selezionati col solo criterio elettorale. Era nominato impiegato comuna– le chi faceva parte della clientela dominante, e il suo dovere non era quello di occuparsi dell'ufficio, ma quello di preparare le altre elezioni per la clientela. Boccieri. - E il Governo ha lasciato correre. Salvemini. - Non solo ha lasciato correre; ma ha imposto sistematica– mente questo sistema. Il risultato di venti anni di immoralità sistematica, è che le nostre bu– rocrazie comunali non sono che stratificazioni di disonesti, di inetti e di svogliati. S'intende che non si può fare un'affermazione troppo assoluta: Verba generalia non sunt appiccicatoria. Di galantuomini ce n'è anche nei nostri uffici comunali. Ma noi abbiamo visto nei mesi passati, che alle sollecitazioni perché presentassero le domande per i lavori, gli uffici comunali non rispondevano; erano avvisati che entro un dato termine dovevano fare i progetti, e il pro– getto non era pronto mai; non presentavano neanche quel foglio di carta, con una firma, che sarebbe bastato. Erano affari che non li interessavano: era– no occupati soltanto a preparare le elezioni prossime per conto dei padroni. Questo è un punto, su cui la prefettura ha il dovere di provvedere. Bi– sogna che la prefettura si occupi un po' meno di elezioni, e dia agli uffici comunali le istruzioni necessarie perché facciano il proprio dovere. Invece di mandare ispezioni contro gli avversari, che molte volte sono dei perfetti galantuomini, mandi a ispezionare questi uffici, e prenda provvedimenti contro questi succhiasangue della povera gente. 2. Nessuna fiducia nelle autorità Vengo ad un'altra causa di inquietudine. La massa della popolazione nella nostra provincia non ha alcuna fiducia nella buona fede, nella buona volontà e nella probità del Governo e delle Amministrazioni locali. Nei venti anni passati, la provincia _è stata soggetta ad un regime di asservimento, di oppressione, di avvilimento elettorale, in cui tutte le ammi– nistrazioni dello Stato si sono disonorate, discreditate, e sono morte nello spirito del popolo. Fino a quando tutti i deputati della provincia formavano un unico cor– po saldo e perfettamente organizzato, qualunque fosse il colore di ciascuno, finché tutti i deputati formarono una vera associazione di malfattori per sof– focare nella provincia qualunque movimento di rinnovazione, si poteva an– che ammettere che la prefettura, stretta da tutte le parti dai dodici depu– tati, servisse a questi dodici deputati. Ma la rappresentanza proporzionale, fra gli altri vantaggi, ha prodotto nella nostra provincia questo risultato: 578 BibliotecaGino Bianco

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