Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Sartoris, anche un altro organizzatore socialista di Andria vemva arrestato sotto l'imputazione di appropriazione indebita. Cosf, consule Nitti, la Pubblica Sicurezza riprende nei comuni meri– dionali la politica d'invadenza e di sopraffazione che ha reso famosi i me– todi giolittiani. E non per nulla gli enti locali del Mezzogiorno hanno espres– so unanimi il voto che, nelle nuove circoscrizioni elettorali, ogni provincia formasse collegio a sé; e, manco a dirlo, Governo e Commissione parlamen– tare li hanno senz'altro accontentati riunendo, su venticinque province, quel– le soltanto di Benevento e Campobasso. Cosf i prefetti avranno meglio ..de– terminato il campo della loro azione in terreno piu noto e meglio coltiva– bile; e, mentre nell'alta e nella media Italia, i partiti organizzati godranno di una certa libertà d'azione, nel Mezzogiorno si vorrà mantenere il potere alle vecchie fazioni locali, che abbiano l'aiuto del Governo e della Pubblica Sicurezza. Per ora si ricorre ai trucchi polizieschi contro le organizzazioni; ma rispunterà presto tutto il vecchio bagaglio giolittiano. Soltanto è da ve– dere se, con un proletariato che ha passato quattro anni in trincea, il vec– chio gioco potrà riescire con la stessa facilità. Intanto un indizio promettente di questo spirito di resistenza alle so– praffazioni poliziesche lo vediamo in un ordine del giorno votato dai rap– presentanti delle organizzazioni proletarie e socialiste indipendenti della provincia di Bari, le quali: assumono impegno di fare sistematica propaganda tra le classi lavoratrici perché difendano, se costrette, anche con la violenza il loro diritto alla libertà del voto e la sincerità delle operazioni elettorali. Chiedono la immediata destituzione del commissario di P. S. De Martino di Andria, che, prendendo pretesto da un'accusa non ancora legalmente provata contro il segretario della Camera del lavoro di Andria, ha pubblicato un manifesto diretto a scompaginare la organizzazione proletaria di Andria, con l'evidente scopo di favorire i proprietari e di iniziare con metodi ben noti la nuova campagna elettorale; e deplorando che nessuno dei deputati della provincia di Bari abbia avuto finora la sensibilità morale necessaria per denunciare al Governo questo inqualificabile arbitrio, invitano l'onorevole De Viti De Marco a presentare in proposito una interrogazione? [Da "L'Unità," 18 settembre 1919, non firmato.] 2 Per debito di giustizia, bisogna non ignorare che, se la vecchia macchina elettorale conti– nuò a funzionare nei primi tempi del ministero Nitti, il Nitti, non appena si fu assestato, fece cessare ogni prepotenza elettorale, e le elezioni del novembre 1919 avvennero nell'Italia meridio– nale in regime di perfetta libertà (cfr. il mio discorso alla Camera dei deputati del 2 agosto 1920). Tornato al potere Giolitti, le elezioni del 1921 superarono in fatto di violenze tutto quanto si era mai visto prima in Italia; e finalmente i socialisti dell'Italia settentrionale impararono a credere quanto non avevano mai voluto credere finché si era trattato di "laggiu." [N. del 1955.] 570 BibliotecaGino Bianco

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