Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La lotta antiprotezionista e il partito socialista elementi dell'alto costo delle pigioni è il protezionismo doganale. Sono ele– menti preziosi offerti a chiunque voglia fare nelle classi operaie, special– mente delle grandi città, la propaganda antiprotezionista. Questa propagan– da, poi, ognuno la farà a modo suo: gli uni invocando semplicemente dal buon cuore dei protezionisti l'abolizione della protezione diretta, gli altri arrivando magari all'azione diretta rivoluzionaria. In questo la Lega anti– protezionista non entra. Non per nulla è una Lega di ... liberisti." "Questo è lo studio; ma la propaganda antiprotezionista è possibile mai farla nei partiti politici e nelle organizzazioni professionali, in nome di una Lega neutrale?,, "Nella piu parte dei casi certo non è possibile, né sarebbe utile. È evidente che la propaganda antiprotezionista fra i socialisti deve essere fatta da socialisti con quegli argomenti che meglio s'inquadrano nella con– cezione socialista del movimento politico; e in una lega di contadini imbe– vuta piu o meno profondamente di sentimenti socialisti è bene sia fatta da un socialista, che sappia adattare la propaganda antiprotezionista e so– cialista alla mentalità di quei contadini. Ma ci sono larghe zone della popo– lazione, medi e piccoli commercianti, impiegati, organizzazioni professio– nali apolitiche, cooperative di consumo in cui la Lega potrà fare propagan– da direttamente, appunto grazie alla sua neutralità politica. E prima che la propaganda s'intensifichi seriamente nelle file dello stesso partito socialista e delle organizzazioni economiche affiliate al partito, occorre formare la col– tura e la mentalità dei propagandisti. E la Lega può accelerare la formazio– ne di questa nuova mentalità antiprotezionista.,, "In generale, però, fra noi socialisti la Lega non troverà molti aderenti: . f ,, noi aremo per conto nostro. "Niente di male, a patto naturalmente che facciate davvero. Io trovo perfettamente logico quel che ha detto il Mussolini: 'Non faccio parte del– la Lega, ma utilizzerò gli elementi di giudizio elaborati dalla Lega nella campagna socialista contro il protezionismo.' È non solo logico, ma suffi– ciente per il fine che noi vogliamo raggiungere. La Lega non domanda nul– la a nessuno: offre a chiunque i risultati dei suoi studi, i suoi propagandisti, la sua assistenza; chi crede di poter fare da sé, faccia pure. L'importante è che faccia. E se, come oramai non dubito piu, il partito socialista vorrà lavorare efficacemente in questo senso, anche conservando la piu assoluta intransigenza, il suo lavoro riescirà tanto piu agevole e piu fruttifero, quan– to piu la propaganda antiprotezionista sarà penetrata in tutti gli altri partiti, o in quella massa di popolazione apolitica, la quale non milita in nessun partito. La nostra campagna antiprotezionista, nella peggiore delle ipotesi, preparerà una ottima cassa di risonanza alla vostra azione autonoma e di classe. Ieri il Belletti disse al Convegno agli antiprotezionisti conservatori: 'Se domani noi dovessimo tentare un movimento rivoluzionario per otte– nere la fine del protezionismo, voi ci abbandonereste e ci fareste fucilare dai soldati.' E aveva ragione dal suo punto di vista. Se non che la Lega non 555 BibliotecaGino Bianco

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