Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale (granchi), i quali si vendono a bassissimo prezzo e servono al consumo ve– ramente popolare, e si distinguono ad occhio e senza complicazioni da qua– lunque altra specie e varietà di pescagione. Con qualche altra riforma complementare della tariffa, come sarebbe l'introduzione del dazio sui molluschi (polpi, ostriche, cocciole, ecc.) sareb– be facilissimo ottenere un altro rilevante provento e ridurre il disavanzo ad una cifra minima. A limitare anche maggiormente quel disavanzo, ed, a to– gliere al Comune ogni preoccupazione finanziaria, l'" Alleanza" si è dichiarata disposta, in via conciliativa e transitoria, a sobbarcarsi ad un equo sacrificio pecuniario, purché sia rotto il nodo dell'abbonamento ed essi conservmo m– tatta "la libertà." L'appaltatore ha rifiutato ogni concessione. I rappresentanti del!'" Alleanza," hanno chiesto, allora, al sindaco, che l'Amministrazione comunale - poiché secondo la legge daziaria essa deve rivedere entro il quinquennio la tariffa, ed il quinquennio del dazio pesce sta per scadere - approfitti di questo obbligo, che le fa la legge, per riformare la tariffa come i pescatori propongono, salvo a liquidare con l'appaltatore le possibili conseguenze della riforma. Questa richiesta non è stata accolta. Il 1 di gennaio i pescatori decisero di non uscire al lavoro, finché la questione non fosse risolta. È questo il solo mezzo che ci sia per evitare di– sordini. Se le paranze uscissero alla pesca, lo sbarco e le conseguenti opera– zioni daziarie darebbero certamente luogo a tumulti, di cui è impossibile prevedere la gravità. I pescatori dicono che cosf fanno sciopero. In realtà è una serrata anti– fiscale, in cui i capitalisti (assai miseri, come dicevamo, e facenti vita e lavo– ro in comune coi lavoratori) e i lavoratori sono d'accordo. È un'astensione dal iavoro calmissima, nonostante che vi siano impegnate circa duemila persone, e che viva della pesca una terza parte della cittadinanza; nonostan– te che i pescatori abbiano avuto un mese di disoccupazione quasi continua a causa del tempo contrario. È una massa di gente. affamata, che al capestro dell'abbonamento non intende a verun patto offrire il collo, e nello stesso tempo cerca evitare ogni incidente capace di provocare conflitti e reazioni dolorose. La città è presidiata da non so quanti soldati. L'Amministrazione co– munale a tutt'oggi (15 gennaio) ha fatto verso gli scioperanti un solo pas– so, dopo undici giorni di sciopero: la pubblicazione di un foglio volante, in cui la responsabilità della tariffa è riversata sulle amministrazioni prece– denti; si dichiara che "l'orario delle operazioni daziarie è fissato dal re– golamento per le sole ore di giorno," perciò i pescatori se pretendono stare a tariffa e sbarcheranno di notte e se ne trovéranno male, ·sarà colpa loro; accettare il contratto d'abbonamento alle vecchie condizioni è quanto di meglio i pescatori possono fare, ecc. ecc. L'amministrazione non ha provve- 546 BibliotecaGino Bianco

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