Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Da questa osservazione possiamo dedurre logicamente quest'altra: la legge Luzzatti riescirà tanto piu dannosa alla classe lavoratrice quanto piu alto è l'analfabetismo. In altre parole l'onorevole Luzzatti, iscrivendo d'ufficio tutti i cittadini delle classi medie e superiori che hanno i certificati scolastici in regola, in– troduce subito, in tutta l'Italia, tutti i cittadini delle classi medie e superiori nelle liste elettorali. Viceversa, continuando a rimanere esclusi dal voto i lavoratori analfabeti, il numero dei lavoratori elettori varierà da regione a regione in ragione inversa dell'analfabetismo. Queste osservazioni ci ·aprono la via per renderci conto degli effetti che avrebbe la riforma Luzzatti nell'Italia meridionale. Ma di questi par– lerò in un altro articolo. Per ora interessa soprattutto prender nota di questo fatto, che risulta - credo - evidente dallo studio delle condizioni in Milano e in Torino: data una riforma elettorale che faccia sempre dipendere il diritto di voto dal saper leggere e scrivere, quell'aumento di due milioni di elettori lavo– ratori, di cui è stato in aspettativa il nostro partito durante i nove mesi pas- . sati e su cui faceva assegnamento Bissolati al congresso di Milano, è im– possibile. Infatti, quei due milioni di cittadini, che non sono elettori pur sapen– do "leggere," non sono tutti lavoratori: in Milano un terzo di essi, tn Tori– no un quarto appartengono alle classi medie e superiori~ In altre parole, i lavoratori non analfabeti e non elettori sono oggi in Italia non piu di un milione e mezzo: probabilmente sono assai meno. Data una legge che faccia dipendere sempre il diritto di voto dal saper leggere e scrivere, e quindi da una prova d'esame, sia pure liberata da tutte le formalità con cui la ingombra l'onorevole Luzzatti, dobbiamo ammette– re che almeno un terzo di questo milione e mezzo non sarebbe in grado di superare la prova. Dunque, il numero dei nuovi elettori lavoratori, possibi– li in base ad una facilitazione delle prove d'esame, non potrebbe mai essere superiore a un milione. Dato, poi, che una legge la quale facesse dipendere sempre il diritto di voto dal saper leggere e scrivere, non potrebbe obbligare tutti i citta– dini a far la domanda di iscrizione, ma dovrebbe lasciare alle iniziative in– dividuali o delle organizzazioni private la cura di promuovere, mediante domanda, l'iscrizione, ne consegue che nella migliore delle ipotesi una buo– na metà degli elettori possibili continuerebbe a dormire. Il che significa che qualunque legge ponga il saper leggere e scrivere a base del diritto eletto– rale, comunque faciliti le prove d'esame e la procedura di iscrizione, non può dare un aumento di elettori lavoratori superiore a mezzo milione: giu– st'appunto un quarto di quella cifra che era stata promessa, ma che era impossibile mantenere. L'onorevole Luzzatti ci dà questo mezzo milione di possibili elettori lavoratori; ma li contrappesa: 464 BibliotecaGino Bianco

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