Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Nord e Sud nella riforma elettorale. Luzzatti ,2. Gli effetti della riforma Luzzatti nel Comune di Torino Nel Comune di Torino (380 mila abitanti) possiamo calcolare che vi sieno 11 Omila cittadini maggiorenni, di cui 35 mila appartenenti alle clas– si medie e superior:i, e 75 mila alla classe proletaria. Di questi 75 mila proletari, 1 Omila sono analfabeti. Sono iscritti elettori politici 19 mila cittadini delle classi medie e su– periori (commercianti, industriali, professionisti, impiegati, possidenti, stu– denti, ecc.), e 20.000 operai. La riforma Luzzatti, grazie alla iscrizione immediata di ufficio di tut– ti quei cittadini che hanno i certificati scolastici in regola, farà salire subito il numero degli elettori delle classi medie e superiori da 19 a 35 mila. Quanto ai 60 mila maggiorenni non analfabeti della classe lav9ratrice, supponendo con larghezza forse eccessiva che i due terzi sieno capaci di dare vittoriosamente l'esame voluto dalla riforma Luzzatti, abbiamo che il numero degli elettori proletari potrebbe salire da 20 mila a 60 mila, se tutti i 40 mila lavoratori non elettori e capaci di dare l'esame, facessero im– mediatamente, in blocco, la domanda e dessero l'esame. Ma questo non è possibile. Non per nulla l'onorevole Luzzatti ci fa sapere nella _relazione che "l'applicazione integrale della legge non sarà per realizzarsi in breve termine." Facendo i calcoli con la massima lar– ghezza e prevedendo che dei 40 mila lavoratori capaci di dar l'esame una buona metà faccia tutte le pratiche occorrenti alla iscrizione, avremmo che gli elettori della classe lavoratrice saliranno da 20 mila a 40 mila. Cioè l'attuale corpo elettorale, formato da 19 mila elettori delle classi medie e superiori, e 20 mila elettori della classe operaia, sarebbe sostituito da un corpo elettorale formato da 35 mila elettori delle classi medie e supe– riori, e 40 mila operai. Ci sarebbe un leggerissimo guadagno a vantaggio della classe operaia. Ma il guadagno sarebbe annullato dalla obbligatorietà del voto: obbligato-. rietà che sarà efficace per i soli elettori delle classi medie e superiori. ' I calcoli che abbiam fatto per Tori_no, hanno dato resultati meno disa– strosi dei calcoli fatti per Milano (dove il nuovo corpo elettorale sarebbe formato di 60 mila cittadini delle classi medie e superiori e 50 mila della classe operaia), per due motivi: 1) perché in Torino l'analfabetismo è piu basso che in Milano, e questo è a tutto guadagno della classe operaia; 2) perché per Torino, data la maggiore cura che vi si ha per la istru– zione popolare, e dato il fatto che l'immigrazione dalle campagne non è cos1 intensa come a Milano, abbiamo calcolato che i due terzi dei lavora– tori non analfabeti sieno in grado di dare gli esami, mentre per Mila– no abbiamo attribuita questa capacità a non piu che la metà dei lavoratori non analfabeti. 163 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=