Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale nitamente superiore alle limitate forze materiali di cui disponevate. E fu questa forza morale che vi dette la vittoria nell'ostruzionismo. Voi lottaste mirabilmente nella Camera. E foste mirabilmente secondati dal paese, che ,col suo consenso vi incoraggiò, vi spinse ad andare avanti, paralizzò i vostri avversari, vi dette nelle elezioni trenta nuovi collegi conquistati, che i piu · fra voi non speravano. Oggi, invece, la propaganda non si fa; e il paese non risponde neanche a quella propaganda che si tenta di fare. È naturale che sia cosi, dal mo– mento che abbiam perduto di vista i principi gen/erali, le grandi questioni di interesse comune per la intera classe lavoratrice (applausi); dal momento che tutta la nostra attività si riduce a promuovere piccoli provvedimenti frammentari, nell'interesse di quei soli gruppi che hanno confiscata per sé tutta l'attenzione e la influenza politica dei deputati. Queste piccole conces– sioni parziali non richiedono nessuna opera seria e tenace di propaganda e di azione extraparlamentare. Bastano gli accordi che si fan_noalla Camera. La propaganda, anzi, non· conviene piu farla. Perché la propaganda non si può fare, se non rivolgendosi a tutti per propugnare i diritti di tutti. E quando vi siete impegnati per tutti, non potete piu al momento buono ab– bandonare a sé i piu, e contentarvi di una facile conquista immediata a van– taggio di pochi. Prendiamo un esempio concreto. Si parla molto oggi della questione ravennate: questione gravissima quant'altra mai. Ma i braccianti non stan– no soltanto a Ravenna: i due terzi d'Italia formicolano di braccianti. Se volete fare un'opera sistematica di propaganda· e di agitazione, affinché i poteri pubblici prendano sul serio in considerazione questo immane pro– blema, voi non potete parlare del solo problema ravennate: dovete nel pae– se agitare il problema generale italiano. Non potete chiedere ai braccianti pugliesi o siciliani, che si muovano per i soli braccianti ravennati, quando essi stanno peggio ancora. Se non che, impostando il problema su questa ba– se lo rendete piu grave. Non potete piu venire· ad accordi col Governo, affin– ché con due o tre milioni di lavori pubblici attenui provvisoriamente il pro– blema su un punto solo, lasciando immutata la politica generale dello Stato. Dovete chiedere tutta una nuova politica generale di lavori pubblici; una riforma tributaria; una riforma doganale; la riduzione delle spese mi– litari. Non potete piu contare sulle facili concessioni frammentarie dei par– titi conservatori. Dovete fare. assegnamento sulle forze del paese, e dovete trascinarle in una battaglia aspra contro la maggioranza parlamentare, per imporle un mutamento di indirizzo politico nell'interesse di tutta la clas– se lav;ratrice. La vostra opera diventa piu lenta e piu difficile. Ma solo a questo patto voi rimanete socialisti (bene! applausi). E la critica che io faccio al Gruppo parlamentare è appunto questa: che esso, con la sua azione spesa tutta per quei gruppi privilegiati con cui i deputati sono in contatto piu diretto, ha non solo trascurata la propaganda 450 BibliotecaGino Bianco

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