Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragi.o universale, questione meridionale e riformismo partito, che esso vuole abbattere, e corrompere le poche centinaia di elettori, che ·formano la massa intermediaria; e la vittoria gli è assicurata. I sistemi di oppressione e di corruzione sono stati sempre, piu o meno, usati dal 1860 ad oggi nell'Italia meridionale. Ma, col tempo e con l'espe– rienza, si sono andati via via perfezionando; e l'onorevole Giolitti li ha resi ormai insuperabili. Questo vi spieghi perché l'onorevole Giolitti sia cordial– mente detestato da tutta la gente onesta dei nostri paesi, come nessun altro ministro fu mai. Nessuno, infatti, ha mai calpestato piu c1mcamente, piu brutalmente, piu sistematicamente, che non abbia fatto costui, il nostro onore e la nostra dignità (applausi). Ora, tutte queste infamie, in tanto sono da noi possibili, in quanto, data la ristrettezza del suffragio, ci manca quella grande massa di elettori, che non si possono né corrompere né intimidire tutti, e nel giorno delle elezio– ni accorrono alle urne da ogni parte, e fanno giustizia delle prepotenze go– vernative, e obbligano cosf preventivamente il Governo a tenere a posto le mani. Nelle recenti elezioni amm1mstrative di Alessandria, Giolitti ha cer– cato di acclimatare i sistemi meridionali. Ma di fronte ai 14 .000 elettori iscritti, ogni prepotenza è stata vana (applausi). In una città meridionale, invece, gli stessi metodi dànno sempre vitto– rie al Governo. E questo non perché voi sappiate resistere, mentre noi sia– mo servili e vigliacchi; ma perché voi siete in grado di resistere, mentre a noi di una vittoriosa resistenza è negata ogni possibilità. Francia. - Ad Ariano noi abbiamo resistito. Salvemini. - Io parlo in termini generali. Non nego che, anche nel– l'Italia meridionale, si sieno dati casi, qua e là, di resistenze fortunate. Ma sono casi eccezionali. E, per resistere vittoriosamente, a noi sono necessari sforzi incomparabilmente superiori a quelli che occorrono nell'Italia set– tentrionale. E le nostre vittorie sono sempre di breve durata, perché il Go– verno ben presto torna all'assalto e alla fine, con la sua onnipotenza, ci fiacca. Voi comprendete come in un ambiente di questo genere nessuna opera di rinnovamento politico, economico, morale è lecito sperare. Nei nostri paesi non mancano niente affatto gli elementi buoni. E quando noi siamo buoni, siamo buoni per davvero, e sappiamo essere anche migliori di voi... Turati. - Bravo! Salvemini. - Ma ci manca il terreno sotto i piedi, ci manca l'aria per respirare. Condannati a una lotta infeconda e disperata, in fondo alla quale non traluce nessuna speranza di vittoria, noi, alla fine, ci perdiamo d'animo, ci scoraggiamo (rumori). Vedo con piacere che in questo congres– so sono numerosi coloro che non corrono nella vita nessun pericolo di sco– raggiarsi. Sotto il peso dell'avversità i piu forti d'ingegno e i piu onesti ab– bandonano la lotta e si ritirano a vita privata. Oppure si dedicano alla pura scienza, simili a quei fari isolati nella notte, che guidano i lontani e lascia– no nella oscurità le terre vicine. Oppure, esclusi dalla politica veramente 337 BibliotecaGino Bianco

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