Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La questione meridionale e i partiti politici pettegolezzi, di astiose invettive personali, di manovre camorristiche, in cui si è impaludata durante questi ultimi anni la vita dei partiti popolari. Se dal campo democratico passiamo al campo sonniniano - sull'accoz– zaglia zanardelliana non torna conto fermarsi per non sciupar tempo e in– chiostro - vi troveremo idee chiare concrete e quell'organico programma d'azione, che manca ai dottr_inari e agli ambiziosetti della democrazia ra– dicale, repubblicana e socialista, ma non sappiamo quanto, di questa chia– rezza d'idee, possa esser lieto il MezzodL L'onorevole Sonnino conosce benissimo le condizioni del Mezzogiorno. Nel Mezzogiorno - egli scrive, spiegando gli scopi dei suoi provvedimenti per le province meridionali - il grande movimento di tt"asf ormazione delle colture avvenne nel decennio dal 1875 al 1885, 5 in cui da un lato tutti i prezzi delle derrate -proprie di quelle regioni erano altissimi, ed era stato dall'altro reso troppo facile il ricorso al credito sotto tutte le forme. 6 La maggior parte delle trasformazioni agricole, mancando ogni larga riserva di capitali, fu fatta cosi col debito. Ribassati poi precipitosamente negli anni susseguenti tutti i prezzi delle derrate, il frutto dei miglioramenti, introdotti con tanto dispenàio e con denaro ottenuto a carissimo prezzo, non bastò piu a pagare gl'interessi non che l'ammortamento dei debiti fondiari, di cui si erano caricati o di cui si dovettero ben presto caricare i terreni... Occorre pure aver presente... che il ribasso nei prezzi delle derrate, verificatosi dopo il 1885 per tutti i prodotti propri delle colture meridionali, come agrumi, vino, oli, lane e anche grano (il cui prezzo si mantiene solo per effetto del bersagliato dazio), non è avvenuto nelle stesse proporzioni o non è avve– nuto affatto per molti dei prodotti delle regioni piu set~entrionali, come le carni, i latti– cini, i foraggi, le sete, il pollame, le uova, il riso, ecc. 7 Per quali misteriose ragioni i prezzi delle derrate meridionali erano prima tanto rimunerativi da prornuovere "un grande movimento di tra– sformazione delle colture," e a un tratto "ribassarono precipitosamente" mandando in rovina i coltivatori e arrestando la trasformazione economica e sociale del Mezzogiorno, l'onorevole Sonnino non dice. E ha i suoi buoni motivi per tacerlo, come non senza fondati argomenti" sceglie l'anno 1885 come punto di partenza della decadenza dei prezzi, mentre il preci– pizio comincia veramente nel 1888: se avesse dovuto essere preciso nelle date e indicare le cause del ribasso dei prezzi, l'onorevole Sonnino sarebbe stato costretto a riconoscere che il protezionismo industriale e granario, di cui egli è il piu autorevole rappresentante, è la causa fondamentale del fenomeno in questione. Perciò, da quell'uomo intelligente che è, evita di parlar di corda in casa dell'appiccato, e propone tutto un insieme di prov– vedimenti, che sono il logico coronamento dell'attuale nostro sistema doga- 5 In queste parole c'è la chiave di tutta la questione meridionale. Si noti che la trasfor– mazione delle colture significa: spezzamento dei latifondi e creazione di tutta una florida piccola borghesia di coltivatori, i quali, se il movimento economico non è fermato da cause estranee, ten– dono a divenire, da semplici coltivatori, liberi proprietari. 6 Ecco, caro Bissolati, che il credito agrario dal 1875 al 1885 funzionò anche troppo, e ser– vi non a spese di lusso - come ripetete troppo spesso voi settentrionali - ma servi alla tra– sformazione agricola d~l Mezzodf. 7 Atti parlamentari, Camera dei Deputati, Discussioni, tornata del 4 dicembre 1902, pp. 4298-99. [N.d,C.J 289 BibliotecaGino Bianco

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