Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Programma Amministrativo dei pa1'titi popolari di Molfetta è a mio parere non solo inutile, ma dannoso, perché di professionisti morti di fame ne abbiamo anche troppi, e, mvece di incoraggiarne la produ– zione, bisognerebbe frenarla. avv. Nicola Altamura. Bravo! Oratore. Allora perché volete mantenerlo e darlo al vescovo? avv. Nicola Altamura. Lo vuole il partito. Oratore. E voi perché ci state? avv. Nicola Altamura. Parlo per conto m10 (risa). L'oratore cosf continua: Tranne Altamura, tutto il partito clericale vuole il liceo-ginnasio: cosf pure quasi tutti i democratici diventerebbero estremamente infelici, se non avessero il liceo-ginnasio. Giacché tutti lo vogliono questo inutile e dan– noso liceo-ginnasio, e non vi sono ra_gioni che valgano a convincerli, ve– diamo come debba essere tenuto. I clerico-moderati vogliono tener su il Seminario per le sue nobili tradizioni, e, siccome abbandonato a sé stesso non può esistere, ne chiedono il pareggio a mezzo del Municipio, non potendo averlo da sé. Tale ragio– namento si fonda solo sul valore delle tradizioni; ma queste vanno rispet– tate e sviluppate, sol quando non generano inconvenienti e non schiacciano il presente. E gli inconvenienti vi sono, e gravissimi. Esaminiamo infatti le relazioni che vi devono essere fra Municipio e vescovo intorno a questo istituto tenuto in comune; e distinguiamo le relazioni politico-morali dalle relazioni finanziarie. Cominciamo dalle prime. L'istituto pareggiato dovrebbe dipendere dal Municipio ed essere sog– getto alle leggi dello Stato, altrimenti il Governo non concederebbe il pareggiamento; d'altra parte l'istituto deve tener la sua sede nei locali vescovili, ed insieme agli alunni esterni dipendenti dal Municipio dovreb– bero esservi istruiti gli alunni interni ed i chierici affidati dai genitori alla responsabilità del vescovo. Ora fra i doveri religiosi del vescovo verso i suoi dipendenti ed i doveri civili del Municipio verso gli alunni esterni vi è incompatibilità assoluta. Per esempio, il vescovo non vuole che le donne vadano a scuola con i chierici; invece le donne hanno il diritto di andare a scuola secondo le leggi dello Stato, ed il Municipio non può in alcun modo impedire ad esse l'esercizio del loro diritto. Se domani una donna pagasse la tassa d'iscrizione e andasse al liceo-ginnasio, come si po– trebbe risolvere la quistione fra il Municipio, che deve ammettere la donna in classe, ed il vescovo che non la vuole? Quistione altrettanto grave è quella della nomina dei professori. Le leggi dello Stato, alle quali il Municipio deve uniformarsi se vuole il pareg– giamento, stabiliscono che dev'esser nominato il piu meritevole, senza di– stinguere fra prete e laico, fra credente e miscredente. In iscuola non si deve certo far propaganda né contro, né a favore della religione; ma anche ammc~so che il ve~covo a,ccetti questa teQda - cosa. impossibile, perché BibliotecaGino Bianco

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