Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Nord e Sud nel partito socialista italiano farebbe esperienza, comprenderebbe i suoi interessi e offrirebbe le condi– zioni necessarie a un movimento legale davvero democratico, staccando dalla classe latifondista la piccola borghesia; renderebbe piu difficile, se non altro perché pi u costosa, la corruzione, dovendo essa su una massa gran– de di elettori assumere proporzioni troppo vaste per ispostare la maggio– ranza; ridurrebbe di molto, per le medesime ragioni, la influenza politica dei prefetti e degli altri agenti dello Stato. La tçoria della necessità del componimentino e del ·problemuccio per attestare l'attitudine. politica, se è assurda per se stessa ed è nata solo dal desiderio covato dai conservatori italiani di approfittare dell'analfabetismo proletario per impedire l'estendersi del diritto elettorale, è piu che mai assurda quando sì tratta di questioni amministrative, le quali sono vicine agli elettori e facilmente accessibili a qualunque intelligenza. Né vale per l'Italia meridionale quella paura dell'influenza clericale che fa diventare reazionari tanti democratici e socialisti. Nel Mezzod1 - ecco un'affermazione che farà strabiliare le razze superiori del Nord - il prete, come prete, non ha nessuna influenza politica, e non esiste partito clericale, e con un botteghino di sale e tabacchi il piu diabolico massone di questo mondo può comprare tutto un capitolo di canonici, compreso l'arcidiacono. Per il Nord le cose vanno ben diversamente: qui l'istruzione è molto diffusa, e le scuole sono antiche, e bisogna esser davvero testoni é debo– sciati per non aver fatto le prime elementari. Perciò la proclamazione del suffragio universale sarebbe non solo inutile, ma fors'anche dannosa, per– ché darebbe l'arma del voto ai rifiuti della scuola, su cui ha. tanto potere il partito clericale organizzato: prima istruitevi, poiché ne avete i mezzi, e poi sarete~ cittadini. Or è naturale che i partiti democratici del Nord, non sentendo per sé la necessità di modificare la legge elettorale, non comprendano nean– che la necessità di mutarla per altri: faranno sempre• delle affermazioni platoniche pel suffragio universale anche femminile - è il dottrinarismo democratico, che vuol cosi - ma si guarderanno sempre bene dall'agitar– si sul serio per strappare la riforma. E i socialisti del Sud grideranno le loro parole al vento. Un altro esempio lampante del dissidio, che dovrà spesso nascere an– che sul terreno politico fra socialisti del Nord e socialisti del Sud, ci è dato dall'atteggiamento di Alessandro Tasca 3 e dell'Avanti! riguardo al progetto meridionale del Sonnino. Sonnino ha lo scopo machiavellico di comprare con la riduzione dell'imposta fondiaria i voti dei latifondisti, cioè di tutta la classe politica meridionale; e mette in luce il principio che occorrono leggi speciali pel Mezzod1, ma queste leggi speciali devono essere rivolte a rialzare la condizione dei proprietari. Nel Nord, invece, i 3 Alessandro Tasca di Cutò, deputato socialista di Palermo. [N.d.C.] 245 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=