Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale lera, studia col microscopio i bilanci e tutti gli atti amministrativi del par– tito, che vuole stritolare: se irregolarità vengono fuori, bene; se non esisto– no, le inventa; e le fa pubblicare a suono di grancassa dal giornaletto ufficioso. Questo giornaletto è mantenuto dal Municipio per via di un sempli– cissimo artifizio contabile: lo stesso tipografo, che stampa il giornale uffi– cioso, stampa anche gli atti ufficiali del regio commissario, che li paga il triplo di quanto essi valgono, e con questo la stampa del giornale ufficioso s'intende pagata. "Io mi domando, 11 diceva un tipografo ... democratico di un paese, dov'era andato un regio commissario ... democratico, "io mi do– mando che diavolo è venuto a far qui il commissario; è arrivato da quindici giorni e non mi dà ancora lavoro; valeva davvero la pena di farlo venire? 11 Questo ragionamento lo faceva sul serio! Nello stesso tempo, l'agente di questura distaccato in partibus infidelium toglie le licenze di minuta vendita agli uni per dar un buon esempio agli altri; richiama dal domicilio coatto i malviventi e li aggrega alle squadre di ... propaganda del comitato elettorale preferito; sorveglia i galoppini del partito contrario, li provoca e al primo scarto li mette al fresco; dà man for– te al popolo sovrano quando invade i comitati elettorali del partito avver– sario; fa la guardia ai locali, in cui si comprano gli elettori, e guai a chi si arrischia a protestare: chi è elettore, è subito sequestrato per ribellione alla forza pubblica e tenuto al sicuro fino al giorno dopo le elezioni, quando non è piu a tempo a votare: "Ci vuol poco a sbarazzarsi di quel figuro - diceva un delegato - si arresta, gli si mette in tasca un coltello piu lungo del naturale, e con un processo per citazione direttissima, lo si fa condannare per porto d'arma proibita. 11 Negli ultimi giorni, che precedono la votazione, quando gli animi sono sovreccitati dall'ansia, dalla fatica fisica del correr di qua e di là, dalle notti insonni, dalla rabbia della battaglia, il paese sembra sotto il regime del terrore: squadre di elettori e non elettori governativi, tra i quali non mancano guardie travestite per intervenire al momento opportuno, armati di randelli, occupano le piazze e i crocicchi; appena s'apre il locale di un comitato avversario, è subito invaso dalla folla onnipotente, ripulito senza complimenti di tutto quanto contiene in uomini, mobili e altri simili ani– mali, chiuso a chiave, e la chiave sparisce fino dopo le elezioni. I ceffoni sono una merce comunissima. Chi ne tocca oggi tace per paura di peggio, e si consola pensando ai ceffoni che dette e a quelli che darà appena sia cambiato il Ministero. Intanto la Gazzetta Ufficiale pubblica la relazione al re, in cui il mi– nistro dell'Interno spiega come qualmente sia stato necessario sciogliere quel certo Municipio per instaurarvi la moralità, l'ordine, la correttezza ammi– nistrativa, l'igiene - finanche l'igiene. Nella votazione "il paese 11 dà quasi sempre ragione agli scrupoli de! ministro dell'Interno. Perché ben di rado la cura ricostituente sopra descrit– ta fallisce allo scopo: la presente legge elettorale, infatti, escludendo dal voto 242 BibliotecaGino Bianco

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