Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Prefazione nuto politico reale al~a vecchia fraseologia rivoluzionaria. Salvemini aveva declinato l'offerta, ma il discorso con lui viene ripreso da Benito Mussolini. Nel piano di Mussolini tutti gli elementi sono strumentali e intercambia– bili, ma al suo senso tattico non sfugge il valore che gli argomenti di Sal– vemini continuano ad avere nella polemica antiriformista, e il credito che può venirgli da una cosi autorevole collaborazione nella battaglia da lui scatenata per il controllo assoluto del partito. La lotta al protezionismo, al giolittismo, al riformismo, al corporativismo dei capi sindacali entra cosi con accenti fiammeggianti nelle prime pagine dell'Avanti!, sul giornale ri– compare per la prima volta dopo anni di assenza la firma di Salvemini, mentre ne L'Unità Mussolini è salutato come l'uomo nuovo del socialismo italiano. L'equivoco si scioglie con la "settimana rossa," con la "rivoluzione senza programma, 112 come Salvemini la definisce, maturata nel clima del– l'agitazione mussoliniana. Tra il sovversivismo torbido e avventuroso di Mussolini - che Turati aveva scorto e denunciato ·per tempo - e la posi– zione di Salvemini le distanze si rivelano abissali, la coincidenza di motivi frutto di un intrigo tattico. Ma al di là di Mussolini, ed anche per suo tra– mite, la problematica di Salvemini si riallaccia al dibattito z'nterno sociali– sta, penetra nelle nuove leve, contribuisce a suscitare nuovi fermenti. Non è senza interesse notare che tra i giovani socialisti lettori de L'Unità due ce ne sono che continuano sulle sue colonne e con Salvemini una loro di– scussione interna, e che si chiamano Angelo· Tasca e Amadeo Bordi.ga, futuri rappresentanti dei due maggiori gruppi che concorreranno a dar vita al partito comunista. E dai giovani socialisti torinesi Salvemz·ni, battuto dal– la "malavita" riceve l'offerta di una candidatura, che egli rifiuta, senza però rifiutare la sua personale partecipazione alla loro campagna elettorale, con due applauditi comizi a Torino. · I fili col movi·mento socialista, i·n so-stanza, non risultano spezzati·. Un motivo i·deale unitario salda tutte le fasi dell'attività di Salvemim·. Nel dopoguerra Salvemi·ni tenta l'organizzazione autonoma dei· con·ta– dini meridionali attraverso il movimento dei combattenti. Per la prima volta egli raggiunge Montecitorio, ma l'episodio risulta sotto ogni aspetto falli– mentare. L'ultimo suo z·ntervento sua partito soàalista è costituùo dal libro Ten– denze vecchie e necessità nuove .del movimento operaio italiano. Caduta l'z'potesi di una ri·voluzz·one, ri·velatasi né auspicabz.lené possi– bile, le necessità nuove del movimento operai'o impongono come prima e piu di prima di battere la strada del riformismo politz·co, del socialismo 2 Cfr., in questa stessa collana, G. S., Il ministt'O della mala vita e altri scritti sul– l'Italia f,iolittiana, p. 382. XXI BibliotecaGino Bianco

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