Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridional~ L'unico mezzo per metter con le spalle al muro chi vuole le spese militari è quello di dar battaglia a Zanardelli su questo terreno appena si presenterà alla Camera, non permettendogli di sfuggire la questione. Se la Estrema non capirà questo suo dovere, vorrà dire che i partiti popolari do– vranno adattarsi a considerare come i loro peggiori nemici quelli ai quali con tanto entusiasmo han dato i loro voti. [Da "Avanti!," 19 febbraio 1901, firmato: TRE STELLE.J La via indicata dal nostro focoso Tre stelle non diversifica essenzialmente da quella che noi sinteticamente segnammo nelle parole donde l'articolo prende le mosse. Non crediamo però che il piano tattico per conquistare la riduzione delle spese militari possa essere cosi semplice come il Tre stelle lo tratteggia. Sostenere, ad esempio, il protezio– nismo industriale per "tagliare i viveri al Governo" equivarrebbe a tagliare anche i nervi all'Estrema per imporre l'abolizione del dazio sul grano. Né d'altra parte con– sentiamo che l'Estrema debba disinteressarsi non tanto del pericolo Sonnino quanto del pericolo delle forze reazionarie che (sarebbe stupido quanto colpevole farsi in proposito illusioni) conservano ancora una grandissima influenza nella Camera e nel paese. Gli è perciò che nell'azione dell'Estrema la risolutezza non deve andare disgiunta dall'accorgimento. La mancanza di libertà di cui il paese sinora ha sofferto, e la mi– seria in cui ha vissuto e vive, sono due cagioni potenti che sinora impedirono alle masse popolari di sviluppare la loro coscienza politica e di saldare la loro organizza– zione. Donde un dovere maggiore nei partiti popolari di guardarsi dal creare situazioni che aprissero il varco all'irrompere della riscossa reazionaria. Ma siamo perfettamente d'accordo col nostro Tre stelle dove dice che nessuna nuova tassa o imposta, sotto nessun pretesto per quant0 democratico, può essere da noi consentita al nuovo Ministero. Questo, anzi, sarà il punto decisivo dell'azione dell'Estre– ma. Il Ministero, pena la morte, deve affrontare la riforma tributaria. Sia essa come la annunziò il Giolitti o come la adombrò il Prinetti, cotesta riforma non poggierà sulla riduzione delle spese militari ma sopra un aggravio maggiore a questa o quella cate– goria di cittadini. Ora è chiaro che l'Estrema dovrà essere intransigentemente avversa a ogni riforma tributaria che non abbia per prémessa la riduzione della spesa mili– tare. Su questo argomento concreto - bene afferrabile dalle masse - accadrà l'urto risolutivo fra Governo ed Estrema, l'urto che porterà alle elezioni generali. E stia certo il nostro Tre stelle che, ridotta a tali termini la questione, gli elettori andranno a votare e la legione dell'Estrema ritornerà piu formidabile. Che se questa discussione e queste previsioni possono giovare ora al Governo per orientarsi tra le difficoltà che l'attendono, niente di meglio I N. d. R. 224 BibliotecaGino Bianco

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