Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Commenti forse inutili alle "dichia1'azioni necessarie" giornaliera non è prudenza prestare cinque lire a un ladro, nella vita po– litica è atto di somma abilità far le viste di contentarsi delle buone parole di persone, che per venticinque anni non han fatto che mancar di parola. Prendiamo le supposte dichiarazioni della Sinistra per oro colato. È evidente che noi non possiamo contentarci solo di impedire che i diritti del proletariato sieno diminuiti; possiamo bene per un momento raccogliere tutte le nostre forze per difendere il presente, ma, ottenuto que– sto obbiettivo, - e l'alleanza della Sinistra dovrebbe avere questo scopo - nascerebbe il dovere di lavorare per la conquista dell'avvenire. E badiamo: qui per "avvenire" noi non intendiamo la rivoluzione sociale e nemmeno la repubblica; intendiamo solo quelle riforme immediate, come l'abolizione del domicilio coatto, il ritiro dall'Africa, l'abolizione del dazio sul grano, ecc., che non sono il socialismo e non importerebbero alcuna scossa politica," almeno se è vero che il principatum può benissimo, anzi deve essere ammogliato con la libertatem, come ha detto il latinorum di Castiglione delle Stiviere. La libertà, anzi, conservataci dalla Sinistra, sarebbe perfetta– mente inutile, se non dovesse servirci a ottenere quelle riforme economiche, senza delle quali una vita pubblica civile è in Italia impossibile; perché, come ha già osservato il Bonomi, un Governo per quanto liberale nelle intenzioni, se non si accingesse a ridurre fortemente le spese e ad alleviare il carico tributario, sarebbe ricondotto necessariamente, o prima o poi, alla politica reazionaria dei Crispi e dei Pelloux dagli inevitabili moti, che un rincaro del pane o una qualsiasi altra crisi economica potrebbero far scop– piare nelle masse operaie. La Sinistra è disposta a procedere su questo nuovo terreno, che noi, nella nostra ingenuità, non riteniamo sovversivo? E lo dica fin da ora: dica chiaro e tondo quali tasse è disposta ad abolire, quali articoli di legge è disposta a modificare, che cosa intende fare dell'Africa. Non tema le nostre eccessive esigenzè: trattandosi di lei, le faremo un trattamento di favore; rinunzieremo a tutte le riforme sociali, purché essa abolisca il dazio sul grano e sul petrolio, riduca della metà il prezzo del sale, tolga la tassa sui .fiammiferi. Se si trattasse di repubblicani, pretenderemmo l'abo– lizione dell'esercito; con la Sinistra possiam fare il ribasso del 75% e do– mandare solo la soppressione di due corpi d'armata; insomma faremo pro– prio prezzi di liquidazione. La Sinistra non vorrà saperne nulla delle riforme, che noi riteniamo necessarie? e allora una delle due: o noi, per non rompere l'alleanza ri– nunciamo alle conquiste piu elementari della civiltà moderna e rimaniamo legati al carro della Sinistra, contenti solo di non andare indietro, e allora potremo sciogliere il partito socialista, che non avrà piu nulla da fare; o noi rompiamo l'alleanza, e la Sinistra che aveva bisogno del nostro ossi– geno per stare in gamba, ritornerà ad agonizzare e non potrà piu com– piere la sua missione di guardafreni della reazione. E cosi saremo sempre al sicut erat. 143 BibliotecaGino Biànco

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