Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Risposta ad un'inchiesta e sprngere avanti 1 democratici e i repubblicani; ma questo intento non l'otterremo facendo di tutt'erba un fascio; bisogna distinguere i buoni dai cattivi, aiutare i primi a stroncare le gambe ai secondi. A Imola, a Cre– mona, a Lodi quest'abilità non l'abbiamo avuta; siamo stati troppo inge– nui; e cosi:i partiti repubblicano e democratico non ci han guadagnato nulla, ma son rimasti confusi e discreditati come prima; e noi abbiam corso e corriamo pericolo di essere involti nello stesso discredito. [Da "Avanti!," 1 maggio 1899, firmato: RERUM SCRIP,oR.J Risposta ad un' inchiesta 1 È indubitato che fra l'Italia settentrionale e la meridionale vi è una sensibilissima diversità di condizioni economiche, sociali, politiche, intel– lettuali, morali. Chi viaggia per la Sicilia o per la Basilicata incontra per ore e ore di ferrovia grandi estensioni di terra disabitata, deserta, coltivata estensiva– mente o incolta. Chi viaggia per la Lombardia o per il Piemonte non trova incolto un palmo di terreno e la coltura intensiva ritrae dalla terra prodotti svariati e abbondanti. Un ettaro di terreno lombardo vale decine di ettari di terreno meridionale. Le città meridionali impropriamente sono dette città; sono borgate ipertrofiche, le quali hanno tutti gli svantaggi delle città e tutti gli. svantaggi dei borghi rurali, senza avere gli utili né delle une né degli altri. La città, quale si trova nell'Italia settentrionale, com– posta cioè di borghesia, di piccola borghesia e di proletariato industriale o almeno manifatturiero, è quasi del tutto sconosciuta nel Mezzogiorno. In una città settentrionale di 20.000 abitanti si vendono duemila copie di gior– nali al giorno; in una città meridionale se ne vendono cinquanta al mas– simo. Palermo, città di 300.000 abitanti, ha un movimento intellettuale 1 Nel numero del 15 aprile 1899, "Il Pensiero Contemporaneo," di Catanzaro, annunciò di aver inviato "agli intelletti piu eminenti d'Italia e agli studiosi di questioni sociologi– che" un questionario di cinque domande sulla "questione meridionale." Le numerose risposte che pervennero furono pubblicate sulla rivista e successivamente raccolte in volume a cura del direttore della rivista, Antonio Renda (cfr. A. RENDA, La questione meridionale, Milano-Pa– lermo 1900). Lo scritto è stato riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., p. 60. [N.d.C.] 133 BibliotecaGino Bianco

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