Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Io ho profittato del gentile invito di una rivista straniera, del Mouvement socia– liste, per trattare a piu agio e senza reticenze dell'indirizzo che vanno prendendo le cose in Italia. Vorrei che il pessimista facesse altrettanto; e ho piena fiducia che i suoi ardori e le sue furie impazienti sfumerebbero d'un tratto, quando andasse per dar loro forma concreta. Veramente egli non è a corto di espedienti! Vorrebbe tirare perfino l'Engels dalla sua parte, malgrado la stringata, calzante requisitoria contro i colpi di testa, in grazia di quel vago accenno al diritto di rivolu– zione, che io non ho modo in questo momento di riscontrare sul testo originale e che., comunque, par messo là, en passant, come un contentino. E sf che l'Engels, poche righe innanzi, alludendo alla reazione in Germania, di– ceva: "Pongano in opera, del resto, i loro progetti antisovversivi, li peggiorino anche, riducano di gomma elastica il Codice penale, e non otterranno che una prova di piu della loro impotenza." E subito dopo chiudeva il suo stringent1ss1mo sçritto con un accenno al trionfo del cristiane~imo, che pure aveva trionfato senza la violenza e contro la violenza. Non intendo citare l'Engels, come uno scolastico avrebbe citato Aristotile, ma do– mando: Perché mai le conclusioni del suo ragionamento non potrebbero applicarsi anche dove, fuori della Germania, si riduce di gomma elastica il codice penale? Pare poi al pessimista una semplice metafora e un puro giro di parole il consta– tare come "vi è l'attività sana dell'uomo normale che gira gli ostacoli e li rimuove per via indiretta." Certamente io non potevo, né posso fare una specie di prontuario per indicare in tutti i casi possibili il. modo di girare gli ostacoli e di rimuoverli per via indiretta. Per esempio, si può girare l'ostacolo del censore, dicendo con forma avveduta molte cose che, dette in forma diversa, cadrebbero sotto il sequestro. L'Avanti! stesso - con tutti gli articoli del pessimista - è forse riuscito, durante la reazione, ad avere meno carezze dal fisco che non ne avesse prima. Se, come giustamente si osservava in un articolo, riportato dall'Avanti!, del De Viti e come già aveva largamente mostrato il Pareto in un recente libro, - la reazione presente in Italia è in corrispondenza con la cattiva politica economica, si può minare la reazione, cercando di combattere l'indirizzo di politica economica; e forse la bor– ghesia italiana risponderà a questo appello piu che non risponda a certi appelli riguar– danti le libertà statutarie. Certamente non è tra le preoccupazioni d'una rivolta che la borghesia italiana si sentirà indotta ad essere meno reazionaria. "Ma chi ha detto mai," domanda il pessimista, "che ora si tratti di far partire in guerra il proletariato contro la borghesia?" Santa ingenuità! Risponda per ·me Minervino Murge. Basta un solo episodio alla Minervino Murge per far diventar reazionaria, piu che oggi non sia, la borghesia ita– liana; e con un proletariato incolto, indigente, indisciplinato come il nostro,I nessun movimento potrebbe avvenire senza che i ca~i di Minervino Murge si verificassero a decine! Non vi sarebbe bisogno di nessuno che mettesse il proletariato contro la borghesia; il movimento sarebbe per esso naturalmente sociale e non politico; e contro la borghesia si metterebbe da sé. Il pessimista, che trova luogo a raffronti con la monarchia di luglio, ha mai pen– sato alle giornate di giugno 1848; ha mai riflettuto al come la ·seconda repubblica andasse a finire nel secondo impero; e ha mai pensato a domandarsi a proposito della . fi "E . ' " sua smama catastro ca: poir ... Ma il pessimista è, l'ho già detto, un eroe, che prende le cose all'ingrosso. Perfino negli esempii è eroico, come quando chiede a me che cosa farei se fossi assalito da un uomo armato di coltello. 114 ' ., BibliotecaGino Bianco

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