Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale II L'Engels, in un lavoro meraviglioso per lucidità e vigoria di argomen– tazioni, dimostra la necessità della tattica legale. Lo sappiamo; ma :va notato: I) che l'Engels parla non di riforme politiche speciali, ma di tutta la riforma speciale; 2) l'Engels parla per la Germania, stato fortissimo e sostenuto da un esercito potentissimo, mentre in Italia "il processo di di– sintegrazione" è ammesso dal Ciccotti stesso; 3) l'Engels non condanna la lotta extralegale nei termini assoluti, che adopera il Ciccotti, irrigidendo le dottrine del maestro; l'Engels condanna solo la lotta fra i popoli disar– mati e gli eserciti agguerriti; né pretendeva che i suoi argomenti potes– sero valere in un momento di disorganizzazione e di astenia militare. Chi si vuol convincere di quello che dico, faccia quello· che non ha fatto il Ciccotti: legga l'opuscolo dell'Engels (l'Evoluzione della - rivolu– zione, con pref. di F. Turati, Ancona tip. Economica anconitana, 1895, cent. 5). In esso troverà a p. 13 le seguenti parole: Con ciò (cioè con la lotta elettorale), •e si capisce, i nostri compagni dell'estero non rinunciano al diritto alla ... In generale questo diritto è l'unico vero diritto storico; esso è inconcusso nella coscienza universale. Ma checché sia degli altri paesi, il partito socia– lista tedesco, ha una posizione speciale e quindi anche, almeno per om, una speciale missione. * E giacché l'equilibratissimo Ciccotti ha tirato in ballo l'Engels, facen– dogli dire quel che non ha mai detto, voglio dargli la soddisfazione - vede -come sono buono e compiacente - di fargli leggere per la prima volta quel che il Turati scrisse nella prefazione all'opuscolo dell'Engels. Alla osservazione che i "battaglioni elettorali" o non esistono, o, quan– do esistano e diventino davvero minacciosi, vengono ridotti, decimati, di– spersi dall'arbitrio dei Governi, il Turati risponde che quest'osservazione darebbe torto all'Engels, se l'Engels avesse davvero sconsigliato l'uso di qualunque tattica non prettamente elettorale. È opportuno - scrive il Turati - che il pensiero di Engels sia riprodotto nel suo complesso. Ciò servirà meno agli scopi immediati e transitori della polemica, ma servirà meglio alla verità. L'Engels, infatti, dove parla di battaglioni elettorali e di uno sviluppo delle forze socialiste che si avvera con la calma ineluttabile di un processo naturale, allude specialmente e espressamente alla Germania, la quale, non bisogna dimenticarlo, ha il suffragio universale e, quel eh~ piu conta, una popolazione che ha imparato a valersene e che non se lo lascerebbe facilmente ritogliere. Ma l'Engels ha lo sguardo largo quanto lungo; sa benissimo - anzi lo accenna - che la Germania non è tutto il mondo; anche per la Germania prevede il caso di una insurrezione delle classi dominanti contro la legge, di una nazionale "rottura di contratto," che avrebbe per effetto di spostare il conflitto sociale da quel binario, sul quale ora procede senza troppi sussulti, 110 BibliotecaGino Bianco

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