Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale curezza che le trattative conducano effettivamente alla liberazione dei con– dannati, le trattative non devono esser fatte e l'Estrema Sinistra deve impie– gare tutte le sue forze, ricorrendo anche alla ostruzione parlamentare, per impedire che le nuove leggi restrittive sieno votate. Nessuno piu di noi desidera la libertà di Turati e di Romussi, 5 di Anna Kuliscioff 6 e di De Andreis'; ma la liberazione dei nostri compagni e dei nostri amici non dev'essere comprata col sacrifizio della libertà di tutto il paese. La democrazia non deve legalizzare col suo voto tutte le violenze dei governi passati e dei governi futuri. Essa deve conservare intatto il suo diritto di chiamare, a suo tempo, al redde rationem tutti i colpevoli delle attuali e delle future infamie italiane. Anna Kuliscioff, prima èhe a lei si chiudessero dietro le porte del car– cete, lanciò a tutti i socialisti d'Italia un ultimo eroico ammonimento: Vi prego a mani giunte di opporvi a qualunque passo che si volesse fare per otte– nere la mia libertà con una grazia personale, o con un indulto speciale. Impedite a chicchessia per amor di chicchessia, fosse anche la mia figlia, che mi sia fatta una offesa morale. Se dovessi conquistare la libertà a questo prezzo, sarei tanto avvilita, tanto dimi– nuita, tanto degradata, che nulla mi sarebbe la libertà, l'affetto de' miei cari, l'affetto degli amici buoni. Questa è l'unica preghiera che rivolgo agli amici, prima che si chiuda la nostra tomba. 8 Le parole che Anna Kuliscioff scrisse per respingere ogni grazia per– sonale, valgano anche per respingere qualunque patteggiamento simile a quello di cui parla il Secolo XIX. Che destri e sinistri tentino di far servire ai loro scopi liberticidi anche l'agitazione per l'amnistia, si capisce perfet– tamente: è la loro specialità quella delle truffe e dei ricatti e da essi non c'è da aspettarsi altro. Ma noi non siamo disposti né a lasciarci truffare, né ri– cattare; noi soffocheremo in noi i piu cari e dolci sentimenti di amicizia e di compassione, e lavoreremo con tutte le nostre forze a sventare la nuova ignobile insidia, che il partito conservatore prepara agli ultimi avanzi della nostra libertà. E speriamo che i radicali e i repubblicani resteranno anch'essi fermi al loro posto e domanderanno come noi non semplicemente amnistia, ma in– sieme amnistia pei condannati e libertà per tutti gli altri. [Da "Avanti!," 16 novembre 1898, firmato: TRE STELLEJ s Carlo Romussi, giornalista, radicale, direttore del quotidiano "Il Secolo" di Milano, con– dannato. a quattro anni di carcere dal tribunale militare di Milano. [N.d.C.] 6 Anna Kuliscioff era stata condannata a due anni di carcere. [N.d.C.] 7 Luigi De Andreis, ingegnere, repubblicano, deputato di diversi collegi per piu legi– slature. Una pianta della città di Milano sequestratagli all'atto dell'arresto, con le indicazioni delle fognature e delle bocche d'incendio, siglate F e B, venne scambiata per un piano terro– ristico a base di fuoco e bombe. Era stato condannato a 12 anni di carcere. [N.d.C.] • . 8 La lettera di A. K., diretta a Camillo Prampolini, era stata riportata dall"' Avanti!," · il 4 settembre 1898. [N.d.C.] · 70 BibliotecaGino Bianco

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