Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra rediviva ' quasi ogni movimento ... di mani; e come garanzia, il nuovo ministero accetterà, senza fiatare, dall'alto come angeli custodi tre ministri, quelli della Guerra, della Marina, degli Esteri - i tre ministri fondamentali della nostra organizzazione politica. Di qui non si passai I due capitani della Sinistra avrebbero potuto, come direbbe il marchese Colombi,2 o accettare o ritirarsi. Ma come si fa, dico io, a ritirarsi quando si è, come Zanardelli, circondati da una muta di cani affamati, e, come Giolitti, assillati dal bisogno di riafferrare il potere per affermare la propria esistenza in faccia a tutti i moderati, che per sette anni avevano cantata la litania dei morti? 8 Dunque i due capitani accettarono. Intanto, avran pensato fra sé, mettiam le mani sul governo; una decina di mesi di respiro in un modo o nell'altro li avremo, perché Sonnino non oserà di abbatterci subito; frattanto cercheremo di crearci una maggioranza, aggiungendo ai duecento voti dell'Estrema e della Sinistra un altro centinaio di voti; fattaci la maggioranza, provocheremo un voto di fiducia, che ci darà il diritto di domandare alla corona le elezioni; creataci con le elezioni una maggioranza solida, butteremo a mare i ministri che ora ci sqno stati messi alle costole per vietarci ogni movimento, e avremo le mani libere per iniziare le riforme. Quali riforme? Si rendono essi conto della impossibilità di fare qualsiasi riforma senza intaccare le spese militari? E pensano essi di poter imporre la diminuzione delle spese militari, quando abbiano una maggioranza sicura? Probabilmente essi rifuggono dal chiarire fra se stessi l'enigma e fanno come tanti e tanti altri - come gli stessi sonniniani - i quali proclamano continuamente in tesi generale la necessità delle riforme, perché son convinti che cosI non si può andare avanti; ma, come Bertoldo non riesciva mai a trovare l'albero su cui appiccarsi, cosI i conservatori italiani, destri e sinistri, quando si trovano di fronte a una riforma concreta, si avvedono sempre che quella è inconciliabile coi loro interessi e domandano subito ad alta voce delle riforme diverse, anche maggiori e piu audaci, che naturalmente non si trovano mai. Per altro, un programma qualunque bisogna metterlo insieme per sbarcare comunque sia il lunario finché non si siano mossi a compassione del ministero i cento salvatori necessari per ottenere le elezioni; e un programma qualunque è necessario anche per ammansare in qualche modo i deputati dell'Estrema, i quali, per quanto sieno di facile contentatura, non potrebbero contentarsi di nulla. Ma di dove incominciare per mettere insieme questo programma? Incominciamo con la libertà; questo è un ingrediente buonissimo e non c'è bisogno neanche di farne troppo sciupfo: per2 È il proverbiale personaggio della commedia di Paolo Ferrari Satira e Parini, celebre per le sue lapalissiane battute. [N.d.C.] 8 Allusione al lungo periodo (189,3-1899) in cui Giolitti, dopo la burrascosa conclusione del suo primo ministero, dovette ritirarsi dalla vita politica attiva. [N.d.C.J 42 BibliotecaGinoBianco

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