Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra rediviva state parole sprecate al vento. Ma la dichiarazione sincera e limpida dell'on. Sacchi non per questo si può dire inutile o inopportuna. È un fatto che se per alcuni il carattere legalitario del partito radicale non è punto una novità nella vita politica italiana - e un primo chiarissimo sintomo di questo indirizzo si può trovare fin dal 1891 in un magnifico discorso di Cavallotti 3 che suscitò i furori dei repubblicani intransigenti - è un fatto, dicevamo, che per parecchi altri, anche dello stesso partito radicale, il !egalitarismo non è ancora entrato profondamente nella coscienza. Il ritornare quindi ripetutamente sulla stessa idea, specialmente se chi ci ritorna ha l'autorità dell'on. Sacchi, può esser molto utile a dissipare gli equivoci e a circondare il partito radicale di quell'aureola di sincerità, che, come si diceva in uno dei passati numeri dell'Avanti!, è il grande bisogno della vita politica italiana. Ma la dichiarazione legalitaria dell'on. Sacchi merita una delucidazione, che noi saremmo felicissimi che ci venisse fornita dall'on. Sacchi stesso. In un certo senso anche noi socialisti, e forse, e senza forse, anche i repubblicani, siamo scrupolosamente legalitari. A noi sembra che le leggi scritte della presente Italia sabauda, all'infuori di qualcuna modificabile del resto legalmente, non sieno poi la cosa peggiore di questo mondo e ci lascerebbero una certa libertà di marciare con sicurezza verso l'avvenire, se fossero lealmente applicate. Per questa ragione noi extralegali - o ironia delle parole - siamo obbligati purtroppo a protestare ogni giorno contro le violazioni dello Statuto e a compiere una funzione di difensori della Costituzione, la quale secondo le teorie costituzionali, che s'insegnano ma non si praticano, dovrebb'essere esercitata da tutt'altra autorità che da noi. In questo crediamo di essere perfettamente d'accordo coi radicali legalitari. Ma se le leggi scritte vengono in pratica violate ogni giorno, che cosa faranno i radicali legalitari? Si agiteranno per obbligare il governo al rispetto delle leggi scritte. E se il governo, invece di lasciarsi indurre dall'agitazione a desistere dalle illegalità, si spingerà piu innanzi ancora per questa strada e metterà ·in galera qualche direttore di giornale radicale legalitario e sopprimerà lo stesso giornale, che cosa faranno i radicali legalitari? Domanderanno conto nel Parlamento al governo delle sue azioni illegali. E se il governo ... non vorrà rispondere e per non essere annoiato nemmeno dalle domande manipolerà la legge elettorale in modo da esclud~re i radicali legalitari dalla Camera, che cosa faranno i radicali legalitari? Per mezzo di dimostrazioni, di comizi, di petizioni fatte legalmente secondo concede lo Statuto, cercheranno di obbligare il governo a rispettare la libertà. E se il governo, facendo approvare leggi analoghe, o magari senza bisogno di leggi, vieterà le dimostrazioni, scioglierà i comizi, manderà le peti8 Cavallotti Felice (1842-1898), deputato di Corteolona, Piacenza, Milano I e Pavia I per le legislature XI-XX; personaggio molto noto nell'età umbertina; sedette all'Estrema Sinistra. [N.d.C.] 8 BiblìotecaGinoBianco

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