Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministero Ca/issano zazione è noto che l'on. Giolitti invia, anche quando non è al governo, direttamente, caso per caso, i suoi ordini, senza passare per la trafila dei ministri e dei superiori gerarchici. Quando si dice che al ministero d·egl 'Interni occorre avere un uomo nuovo, indipendente dal Giolitti, o non si dice nulla, o si deve intendere bene che quest'uomo nuovo, per essere davvero indipendente dal Giolitti, deve subito dispensare dal servizio tutti i Santiliquidi delle direzioni generali del ministero e quattro quinti dei prefetti. La lotta contro il giolittismo o non ha senso o significa una vera e propria rivoluzione amministrativa. L' on. Calissano, invece, sta H ad assicurare tutta la gerarchia dei ftmzionari che dipendono dal ministero degli Interni, che signore e padrone d'Italia è sempre l'on. Giolitti, e che nei sistemi tradizionali nulla è mutato. La nuova spedizione dei Mille Cioè no. Qualcosa è mutato. Lo ha detto l'on. Pietravalle,1° radicale meridionale. Udite, udite I " I radicali al governo sono g~ranzia che il governo stesso, in occasione delle elezioni amministrative, non potrà esercitare pressioni e violenze in alcuna guisa sulle tendenze, che già si manifestano dirette ad ottenere l'avvento dei partiti popolari nell'amministrazione dei comuni e delle provincie. I députati radicali del Mezzogiorno d'Italia hanno ragione di compiacersi di questo piu degli altri " (Corriere della Sera, 1° aprile). Eccole qua le elezioni amministrative. Ed ecco documentato il movente dell'assalto alla corriera sonniniana, e dell'aiuto che i mazzieri giolittiani hanno trovato in una parte della democrazia parlamentare, prima nel dare la scalata al governo, e poi nel distribuirsi i portafogli ministeriali. Il nuovo ministero Calissano-Sacchi garantisce agli italiani non che non ci saranno piu pressioni e violenze elettorali; ma che queste pressioni e violenze non saranno piu "in alcuna guisa" esercitate contro i partiti popolari, specialmente nell'Italia meridionale. Da ora in poi, chi nell'italia meridionale vorrà avere l'appoggio del governo e bastonare i suoi avversari dovrà essere dei partiti popolari. O blocchi anticlericali, moltiplicatevi a vista d'occhio! O radicali e democratici meridionali, pullulate, formicolate, traboccate! O malfattori politici, che finora vi chiamavate semplicemente giolittiani, alzate il tono della voce e chiamatevi da ora in poi democratici sacchiani I Quelli fra gli attuali deputati estremi meridionali, che sono disposti ad entrare nella nuova 10 Pietravalle Michele (1858-1923), deputato di Baiano, Campobasso e Benevento per le legislature XXIII-XXVI. [N.d.C.] 12 :>teca Gino Bianco

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