Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana le vostre. Vi chiediamo di stabilire l'identità tra la vostra elezione e quella di Gioia del Colle. " Or bene, messi dinanzi quest'invito, ben 249 su 508 deputati,· proprio la metà, mancarono di rispondere. Sarebbe certo ingiusto fare tutt'erba un . fascio degli assenti: parecchi fra essi devono essere mancati alla votazione per impossibilità materiale, né si può dubitare del modo come avrebbero votato uomini come Napoleone Colajanni, Giuseppe De Felice, Adolfo Zerboglio, 2 ecc. Ma è innegabile che almeno 200 fra i 249 astenuti mancarono all'appello, sia perché non credevano fosse il caso di prendersela calda per una elezione putrida; sia perché avrebbero dovuto o voluto votare a favore dell'on. De Bellis, ma non osavano rivelare in maniera cosf caratteristica i loro spiriti giolittiani. Fra i deputati, che avrebbero voluto ma non osarono votare per l'on. Giolitti, e perciò si squagliarono, si devono mettere senza dubbio parecchi fra gli assenti dell'Estrema Sinistra. Su 102 deputati di Estrema Sinistra 45, cioè poco meno della metà, mancarono. Ma le assenze si distribuiscono in proporzioni diverse fra i tre gruppi. Dei 40 socialisti, 31 furono presenti; e fra i 9 assenti, 3 erano sotto contestazione, e perciò era naturale che non votassero. Dei 23 deputati repubblicani, furono presenti 10, assenti 13. Dei 40 deputati iscritti ufficialmente al gruppo radicale, furono presenti 16, assenti 24. Dei socialisti è evidente che non potevano fare piu e meglio di cosf. Lo stato d'animo, di una parte almeno, dei repubblicani assenti pare sia stato espresso da quell' "autorevole deputato repubblicano" il quale, secondo il Corriere della Sera, deplorava nei corridoi della Camera, che i critici della elezione di Gioia del Colle avessero "commesso l'errore" di fare della lotta contro De Bellis una lotta antigiolittiana. Evidentemente "l'autorevole repubblicano" avrebbe amato che il Morgari e il Ciccotti battessero il basto, ma rispettassero il caro asino, dal quale anche la repubblica ha tanto ottenuto in certi collegi di nostra conoscenza e può ancora tanto sperare. Quanto ai radicali, il cui squagliamento è degno addirittura di poema e di storia, nella tribuna della stampa si affermava da parecchi che era intervenuto un contratto di compravendita fra essi e la mala vita giolittiana: i giolittiani avevano contribuito alcuni giorni prima coi loro reggimenti bene organizzati a far passare la elezione, assai contestabile, del radicale Ciraolo 3 contro il conservatore Mariotti nel collegio di Fano; e in compenso il radicalismo rinnovatore, rigeneratore, purificatore, ecc. ecc. lavorava sott'acqua per la convalidazione dell'on. De Bellis, pardon dell'on. Giolitti. Certo 2 Zerboglio Adolfo, deputato di Torino ed Alessandria per le legislature XXII-XXV, noto giurista; dapprima socialista fu interventista nel 19115. [N.d.C.] 3 Ciraolo Giovanni (1873-1954), deputato di Fano per la XXIII legislatura, senatore dal 1919; sedette all'Estrema Sinistra radicale. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco

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