Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita senza dubbio è lo stesso del precedente pubblicato in gennaio scorso e dal titolo " Un collegio all'asta. " Quantunque la materia 'sia inesauribile, mi astengo dal dirne oltre, e mentre deploro gli eccessi elettorali che si commettono quasi da per tutto, ove piu ove meno, ove con maggior scaltrezza e ove con maggior dabbenaggine, conseguenza di una legge monca e difettosa, deploro piu la mancanza di serenità di coscienza pressa alcuni magistrati, specie in Sicilia, i quali, astenendosi dal far politica, dovrebbero man- . tenersi indipendenti dalle pressioni e dalle minacce, come dalle carezze che possono provenir loro, sia pure dalle piu alte vette. Concludendo: rimarrò al mio posto fin tanto che mi si convinca di non aver riportato la maggioranza di voti. .Grazie ed ossequi. ANToNto n'ALf Trapani, 8 novembre r909. Le responsabilità Quando i reati commessi nelle elezioni meridionali dai prefetti, dai questurini e dai malviventi governativi vengono denunciati in forma cos1 precisa, che l'on. Giolitti non possa rifiutare la discussione col pretesto che contro accuse generiche la difesa non è possibile; e sono accertati in maniera cosI indiscutibile in ogni loro particolare, che l'on. Giolitti non possa far uso della grossolana abilità di contestare un punto qualunque dell'accusa per mettere in dubbio tutto il resto e dispensarsi da ogni ulteriore giustificazione; e sono cosI gravi, che l'on. Giolitti· non possa decentemente ridurre ogni difesa a qualche spiritosità maccheronica, la quale mandi in visibilio la maggioranza e tenga luogo di risposta trionfatrice; - quando, insomma, i suoi accusatori lo mettono con le spalle al muro e gl'impediscono di cavarsela con giochi di bussolotti e gianduiate, l'on. Giolitti subito indossa i paramenti del moralista contristato, e deplora che i costumi politici non sieno abbastanza progrediti, e predice che solo col tempo, migliorando l'educazione delle masse, gl'inconvenienti attuali spariranno, e arriva finanche a proporre disegni di legge allo scopo di moralizzare le operazioni elettorali, e fa capire che in un paese barbaro e corrotto come l'Italia meridionale il governo è costretto ad usare frode e violenza, solo per non essere sopraffatto dalla violenza e dalla frode degli altri: "L'Italia meridionale, " egli suol ripetere nei corridoi della Camera, "non l'ho fatta io." E gli applaudono quei deputati meridionali, cioè almeno 150 dei 200 deputati meridionali, a cui non par vero di perpetuare la leggenda di una Italia meridionale abbrutita, che non può essere tenuta a freno se non da essi e con l'uso sistematico dei metodi giolittiani. E partecipano all'applauso gli affaristi di tutte le regioni d'Italia, sparsi in tutti i gruppi della Camera, dall'Estrema Destra all'Estrema Sinistra, che han bisogno di far massa coi 135 Biblioteca G'ino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==