Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita di prevenire il partito saporitiano, denunziando il fatto alla opinione pubblica per mezzo della stampa ed - ingenui davvero! - al ministro di Grazia e Giustizia, on. Orlando. Ciò fu inutile, come era naturale. Le urne avevano tale apertura circolare da prestarsi alla possibilità del coppino, cioè. della introduzione in massa nell'urna di un determinato numero di schede già preparate. Il candidato avv. Tortorici, elettore politico iscritto nella lista di Partanna, altra frazione del Collegio, si presentò, durante la votazione per il seggio definitivo, per esercitare il controllo; e, malgrado fosse conosciuto da tutti, malgrado avesse presentato la tessera di circolazione ferroviaria, malgrado avesse prodotto il certificato elettorale, fu espulso dai quattro componenti saporitiani del seggio provvisorio, sotto pretesto che il bollo del Municipio di Partanna, apposto sul certificato, fosse illeggibile. Il seggio definitivo fu presieduto da Michelangelo Mannone, insignito poco tempo prima dell'elezione della croce di cavaliere della Corona d'Italia a titolo di rimunerazione o di incoraggiamento per quel che aveva fatto nel 1904. Dalla nota di identificazione relativa a questa sezione appariscono votanti 48 elettori notoriamente analfabeti. Quindi è chiaro che o fu adoperata la scheda girante, o fu permessa dal seggio una serie· di sostituzioni di persone, o fu fatto il coppino. Le quali cose erano facili, data- la soppressione del controllo. Inoltre dalla nota d'identificazione apparisce come votante un elettore, che il giorno 7 marzo trovavasi a Genova. Uno dei due verbali originali di questo seggio non fu depositato, come impone la legge, nella Cancelleria del comune di Castelvetrano. 3. Due altri "veri galantuomini " Nella seconda sezione le urne erano identiche a quelle della prima, e il tramezzo era situato come nella prima sezione, sempre allo scopo di facilitare il coppino. Contro questo fatto, l'elettore Leonardo Centonze protestò. Ma il seggio provvisorio, presieduto dall'avv. Sancetta, vice pretore di Castelvetrano, che era stato processato per i brogli del 1904 e aveva preso parte nei giorni prima del 7 marzo alle dimostrazioni di piazza contro il candidatq Tortorici, non solo gli diede torto, ma neppure volle inserire la protesta a verbale. Le urne erano identiche a quelle della prima sezione. Fu eletto presidente del seggio definitivo Francesco Ferrara, impiegato di casa Saporito, processato per i brogli del 1904 ed assolto dal tribunale di Trapani per non provata reità. · Gli elettori Leonardo Centonze e Lorenzo Settimo Lentini protestarono I 125 BibliotecaGinoBianco

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