Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana 7. Il delegato Covelli A dirigere le operazioni elettorali di Campobello, si trovava, distaccatovi appositamente da Petralia Sottana, il delegato Achille Covelli, ·che ha fatto gli studi universitari a Catania, e che fino dall'Università era uno dei clienti di casa Majorana. Nello stesso giorno 28 febbraio, in cui cade l'incidente qui innanzi documentato, "essendosi radunate, nella piazza principale del paese, due schiere di dimostranti di diversi partiti, ed essendo comandato il servizio di P.S. dal delegato anziano Testrf, il Covelli, attendendo a rattenere i dimostranti per impedire l'avvicinamento delle due schiere, rasentava l'ala dei dimostranti del partito La Lumia facendo mulinello col bastone; ed in tale modo produsse delle lesioni alla spalla a Sciascia Vincenzo e ad Andalaro Salvatore." Per quest'eroico atto, il delegato Covelli è stato .condannato dal Tribunale di Girgenti a lire 87 di multa nella udienza del I 3 settembre 1909 come responsabile di "lesioni personali volontarie lievissime continuate con abuso della sua autorità di delegato di P.S." 8. Altre imprese del delegato Covelli Questo fedele amico di casa Majorana non era m Campobello alle sue . . pnme armi. " La sera del 9 febbraio - racconta la suddetta sentenza - Covelli Achille entrava, accompagnato da alcuni agenti, nel caffè di Pagliariello Vincenzo, e dopo di essersi informato che l'esercizio nel quale era entrato era proprio quello del Pagliariello, 39 ordinò che si fermassero alcune persone che si trovavano nel caffè, e, chieste le loro generalità, ordinò agli agenti di perquisirle. Fra gli altri, si trovava il perito minerario ed assessore comunale Mammano Rosario, il quale, benché avesse declinate le sue generalità e mostrato il suo permesso d'arme, fu da un agente perquisito per ordine del delegato. Per tale fatto il Mammano sporse querela contro il Covelli per arbitraria perquisizione personale, ch'egli asseriva essere stata fatta a scopo puramente elettorale. " In questa perquisizione il Tribunale di Girgenti non ha trovato gli estremi della arbitrarietà ed ha mandato assolto il delegato. Ma il procuratore generale ha appellato contro l'assoluzione, la quale è motivata con le seguenti argomentazioni peggio che schiaccianti per il delegato assolto: 89 Va da sé che il Pagliariello era elettore del La Lumia. Evidentemente il Delegato non conosceva neanche l'esistenza di questo caffè, prima che gli fosse indicato dai majoranisti come luogo adatto per fare un buon colpo. 114 BibliotecaGinoBianco

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